DIOCESI
A fine anno chiude l'istituto Pio XII di Misurina. Insostenibili le spese a carico dell'Opera diocesana San Bernardo degli Uberti (la realtà proprietaria della struttura per conto della diocesi) che ieri ha ufficializzato la dolorosa decisione.
Già nel 2019 si era arrivati ad un passo dalla chiusura. Il grande clamore provocato dalla notizia e il conseguente coinvolgimento delle istituzioni competenti (fino a quel momento sorde alle richieste del centro) aveva permesso di dar vita a un difficile tentativo di rilancio. La pandemia e le difficoltà incontrate nel facilitare l'accesso alla cura del centro non hanno consentito all'Opera di raggiungere i risultati sperati. Da qui la scelta di dire addio a un pezzo di storia strettamente legato a Parma.
Per moltissimi parmigiani infatti il nome di Misurina evoca un'ondata di ricordi d'infanzia. Prima colonia estiva e poi rinomato centro per la cura e la riabilitazione dei bambini asmatici, in oltre cinquant'anni di storia ha ospitato migliaia di persone, entrando nel cuore dei parmigiani.
E' Roberto Arduini, presidente dell'Opera diocesana San Bernardo degli Uberti, a comunicare «con grande dispiacere che l'Istituto Pio XII di Misurina, centro di diagnosi, cura e riabilitazione dell'asma infantile accreditato per cento posti letto, nonostante gli sforzi fino ad ora compiuti, non è purtroppo in grado di proseguire la propria attività, che terminerà il 31 dicembre di quest'anno».
Troppo alti i costi e troppo pochi i pazienti per poter andare avanti. «Una situazione di perdita continuativa nell'ultimo quinquennio di circa 700 mila euro annui, e la prospettiva per l’esercizio 2022 di un risultato ulteriormente negativo hanno reso la situazione economicamente insostenibile, anche alla luce del ridotto utilizzo della struttura» sottolinea Arduini. «Il numero di pazienti assistiti nell'arco di questo 2022 è il più basso degli ultimi 5 anni - prosegue -. I costi annui di mantenimento della struttura (personale dipendente, libero professionale, utenze, manutenzioni) ammontano a circa 1,8 milioni, mentre il budget di spesa autorizzato dalla Regione Veneto è pari 1,2 milioni». Tenuto conto che ad oggi «vi è un solo ragazzo ricoverato - rimarca lo stesso Arduini - si prevede che la perdita del 2022 potrà avvicinarsi al milione di euro».
Una situazione insostenibile. «La prosecuzione di una attività con una tale perdita mette in pericolo gli altri servizi svolti dall’ente a supporto degli anziani non autosufficienti (l'Opera gestisce varie strutture per anziani sul nostro territorio ndr)».
L'Opera prima di decidere di chiudere ha provato a intraprendere tutte le strade possibili: dal convenzionamento con altre regioni, con i principali ospedali pediatrici nazionali, all’accoglienza di ospiti con sindrome Adhd (pazienti con disturbo di attenzione e iperattività) attivata nel corso del 2022. «Sforzi risultati vani - osserva Arduini - dal momento che le giornate di ricovero del periodo gennaio-agosto 2022 sono state significativamente inferiori a quelle dello stesso periodo 2020».
L'impegno è ora anche quello di salvare i posti di lavoro. «I dipendenti a tempo indeterminato dell'istituto saranno trasferiti a Parma, nelle strutture dell’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti» assicura. Massima anche la disponibilità a partecipare «nel rispetto di un equilibrio economico-finanziario, a tutte le forme di collaborazione che salvaguardino le prospettive di cura dei bambini asmatici».
Arduini non nasconde infine «il profondo rammarico per questa dolorosa decisione» ed esprime «vicinanza ai ragazzi e alle loro famiglie che sono stati curati ed ospitati nell’Istituto nel corso degli anni, nella speranza di avere contribuito al miglioramento del loro quadro clinico e di aver lasciato un segno di fratellanza».
Il vescovo Enrico Solmi ricorda che «Misurina è nel cuore di Parma e dei parmigiani. Molti di loro hanno trascorso sprazzi della loro fanciullezza in quel luogo, la ricordano con gratitudine e questa memoria è ancora più che mai viva». «Le proprietà terapeutiche di questo luogo - prosegue - nel tempo hanno fatto nascere un comparto clinico unico nel panorama italiano e anche uno dei tre presenti in Europa, anche se Misurina si distingue per l'efficacia e per il contesto. Proprio questa parte clinica che ancora è richiesta da famiglie e bambini con problemi di asma grave, nel corso degli anni è diventata insostenibile dal punto di vista economico, nonostante i tentativi compiuti dall'Opera San Bernardo degli Uberti andando ben oltre le sue possibilità».
A questa chiusura «hanno concorso la scarsa attenzione riservata a Misurina da parte di diversi enti sanitari e ultimamente anche la pandemia - osserva monsignor Solmi -. Dispiace moltissimo mettere in difficoltà bambini e famiglie che facevano affidamento a questa struttura, siamo loro vicini, ma non si può fare altrimenti. Misurina però continua nella sua offerta, accogliendo gruppi e aggregazioni nella struttura vicina all'istituto, riattivata quest'anno dopo il Covid, mentre sono in atto alcune riflessioni e progettazioni circa la grande struttura dell'istituto Pio XII, ossia del comparto clinico. Sono infatti andati a vuoto diversi tentativi di coinvolgere strutture ospedaliere per renderle partner della realtà clinica di Misurina».
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