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Intermodalità

Merci via treno: interporto più «vicino» alla Liguria. La Regione triplica gli aiuti

Merci via treno: interporto più «vicino» alla Liguria. La Regione triplica gli aiuti

29 Settembre 2022, 03:01

La Regione Emilia-Romagna triplicherà i fondi per incentivare il trasporto merci via treno. Altra novità: il governo permetterà di istituire una Zona logistica semplificata (Zls) interregionale, che faciliterà l'interazione fra i porti liguri e l'Interporto di Parma. Da parte sua, il Cepim sta lavorando per completare il potenziamento ferroviario per il 2024. La logistica ferroviaria è stata al centro di un convegno a Ponte Taro organizzato da Metrocargo Italia e FuoriMuro, con Cepim e Terminali Italia: «2021-2022: 10 anni di trasporto ferroviario tra Italia e Francia». Un confronto fra istituzioni e imprese sugli aspetti tecnici, economici e a tratti sociali dei trasporti. Fra le parole d'ordine: sostenibilità, flessibilità affrontando i problemi, collaborazione. E pianificazione: è fondamentale per un'intermodalità efficace, ricorda Guido Porta, ceo di FuoriMuro e Metrocargo.

Cepim, obiettivo 2024

«La domanda di treni continua ad aumentare e servirebbero più infrastrutture», è il punto di vista di Giampaolo Serpagli. Secondo il presidente di Cepim è bene sviluppare le linee ferroviarie, in modo che siano pronte per i futuri incrementi della domanda di trasporto. E Rfi sta investendo anche a Parma. Sul nuovo terminal «abbiamo due sfide - spiega -. Abbiamo vinto un bando nazionale che ci obbliga a far partire le gare a breve. Speriamo di inaugurarlo per i nostri 50 anni, nel 2024. Importante anche l'elettrificazione: per accenderla, servono investimenti di Rfi». Alcuni lavori sui binari, è emerso dal dibattito, saranno pronti nel 2023. Con l'accensione della linea, il treno entrerà direttamente nell'interporto, senza più ore di attesa a Castelguelfo. Con l'attuale terminal i treni sono saliti da 2.200 a circa 3mila nel 2021. E dopo l'intervento in corso tre binari da 900 metri potranno accogliere treni da 750 metri secondo uno standard europeo. «Stiamo già attuando un lavoro di spostamento verso il ferro - aggiunge Fabio Rufini, amministratore delegato di Cepim -. Degli 8 milioni di tonnellate di merci che lavoriamo nell'interporto, circa 2 milioni sono su ferro con le attuali strutture». L'interporto vuole arrivare a raddoppiare il numero dei treni, da 3mila a 5-6mila in futuro.

Nuove risorse sui binari

L'assessore regionale alla Mobilità Andrea Corsini esordisce con un paio di notizie. Il governo ha inserito in un decreto che uscirà a breve un emendamento che permette di istituire Zls interregionali. La Zls è una «rete» di collegamenti per il movimento merci che mette insieme ferrovie, interporti e le aree produttive. La normativa prevede un collegamento con Ravenna. La vicinanza ai porti liguri, tuttavia, ha portato Regioni e industriali alla richiesta di una deroga, ora accolta. L'interporto di Parma e i comuni di Medesano e Noceto saranno collegati quindi alla Zls del porto di La Spezia, con i relativi benefici e incentivi.

Visti i risultati di questi anni, aggiunge Corsini, «abbiamo deciso di triplicare le risorse, da uno a tre milioni di euro all'anno, per incentivare ulteriormente il trasporto ferroviario delle merci. È una precisa volontà politica per valorizzare la nostra rete intermodale».

Strategie per il territorio

Il dibattito sulle infrastrutture (e sulle relative carenze) è ampio. «Il governo Draghi, che ho stimato e apprezzato, sulle infrastrutture stradali penso che potesse fare qualcosa in più dal punto di vista degli impegni - dice Corsini -. Non aver preso la decisione che il Tibre stradale vada completato con il secondo lotto ma con soluzioni che giudico non adeguate, credo sia stato un errore. Non ci arrenderemo. Io non penso che dobbiamo fare molte infrastrutture ma dobbiamo fare quelle utili».

Il presidente della Provincia Andrea Massari elenca le opere cruciali per il territorio (dalla quarta corsia dell'A1 alla TiBre, alla via Emilia Bis) e sottolinea l'importanza di lavorare con pragmatismo per ottenere risultati. Tra l'altro, spiega, per quanto riguarda scuole e strade la Provincia potrà ricorrere all'indebitamento, con i mutui.

«In questo territorio le infrastrutture incompiute lo sono da decenni - rimarca il direttore dell'Upi Cesare Azzali -. L'Unione parmense degli industriali sostiene da anni che bisogna cogliere tutte le possibilità: il potenziamento di Ravenna, il passante di Bologna, la direttrice di collegamento con La Spezia ma anche Livorno; si può collaborare anche con Genova. Ma bisogna che le cose vengano realizzate, come la Pontremolese». Quest'ultima, risponderà Marco Toccafondi di Rfi, «non è stata dimenticata ma è passata in una priorità più bassa rispetto ad altri progetti. Lavoriamo su corridoi a vantaggi di un contesto più esteso». Toccafondi rivela uno degli investimenti previsti: estendere a tutta la rete nazionale il segnalamento ferroviario ora in uso nell'Alta Velocità, fra il 2025 e il 2035.

In un dibattito ricco di testimonianze, Umbro Bernardini (presidente gruppo Bernardini) al telefono auspica un robusto potenziamento del sistema ferroviario. Umberto Risso (presidente Agn Energia) prevede per il 2023-24 un incremento del trasporto di gpl su ferro, visto l'incremento dei costi del gas naturale. «Per noi la strada è una più ampia integrazione - aggiunge Silvia Migliorini, direttore di Federchimica-Assogasliquidi -. Si sta lavorando sugli aspetti di decarbonizzazione del nostro prodotto: bio-gpl e souzioni rinnovabili. L'obiettivo è avere al 2030 almeno il 40% di rinnovabile». Un cambiamento cruciale che non comporterà adeguamenti tecnici. Infine una voce dall'Alimentare. Nicola Zannoni (Conserve Italia e Conserves France) smentisce il preconcetto secondo cui «il trasporto intermodale non è abbastanza flessibile». Il «segreto» per una buona logistica: darsi regole chiare, rafforzare la tecnologia in azienda e affidarsi a una buona pianificazione.

Andrea Violi

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