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ISTITUTO PIO XII

Misurina, l'appello di Mauro Corona alla Meloni e Zaia: «Salvino la struttura»

Misurina, l'appello di Mauro Corona alla Meloni e Zaia: «Salvino la struttura»

di Luca Molinari

30 Settembre 2022, 03:01

L'annunciata chiusura dell'istituto Pio XII, centro per la cura dell'asma infantile, non è passata inosservata. Online è stata avviata una petizione popolare che sta raccogliendo numerose adesioni e si susseguono gli appelli alle istituzioni per salvare la struttura.

Uno dei più accorati è quello lanciato dallo scrittore e alpinista Mauro Corona martedì sera su Rai3 durante il programma «Cartabianca», condotto da Bianca Berlinguer. «Ho fiducia in Giorgia Meloni, è una donna di parola. A fine anno chiuderà l'ospedale per bambini asmatici di Misurina - ha dichiarato nel corso della trasmissione-. La Meloni salvi quell'ospedale perché prima delle bollette della corrente elettrica viene la salute dei bambini». Corona è intervenuto anche ieri mattina a Radio 24 nel corso della trasmissione condotta da Alessandro Milan, invitando il governatore del Veneto Luca Zaia ad occuparsi della questione Misurina perchè «non si può permettere che in montagna chiuda tutto». Corona aveva parlato dell'istituto di Misurina anche nel 2019, quando si era arrivati ad un passo dalla chiusura.

La chiusura del centro è prevista alla fine di quest'anno perché le spese a carico dell'Opera diocesana San Bernardo degli Uberti (la realtà proprietaria della struttura per conto della diocesi) sono diventate insostenibili.

La storia dell'istituto Pio XII è strettamente legata a quella della nostra città. Per moltissimi parmigiani il nome di Misurina evoca un’ondata di ricordi d’infanzia: per alcuni sono immagini vivide di giochi spensierati nell’affollata colonia estiva, per altri sono ricordi affettuosi, ma a volte anche malinconici, dei lunghi giorni trascorsi nella casa di cura per bambini asmatici che ospitava per mesi, se non per anni, chi doveva curare problemi respiratori.

Quella di Misurina ancora oggi è l’unica «colonia» superstite, anche se è stata trasformata in un rinomato centro di cura dell’asma. L’acquisto dell’intero complesso – avvenuto nel 1945 - si deve a padre Paolino Beltrame Quattrocchi, grazie al fondamentale aiuto della famiglia Barilla.

Lo scopo iniziale era quello di utilizzare l’hotel come una casa di vacanze per i bambini bisognosi, come infatti è stato per un lungo periodo. Successivamente è stato organizzato l’istituto per accogliere ragazzi affetti da specifiche patologie polmonari. Nel 1970 la struttura è quindi diventata ufficialmente una casa di cura per l’asma infantile. In Italia si tratta dell’unico centro di questo tipo e in tutta l’Europa se ne contano solo altri due.

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