Gruppo Max Streicher
Nel 2020 l'incarico di realizzare due centrali di compressione del gas in Polonia, stazioni che sono state ultimate nei tempi prestabiliti, nonostante una pandemia e il conflitto scoppiato in Ucraina. Il merito va al management e agli addetti della sede italiana del gruppo Max Streicher, realtà che si trova a Parma e sulla quale la multinazionale tedesca continua a investire.
«L'intervento che abbiamo portato a termine assume, oggi, un valore importante per la Polonia, visto l'attuale contesto internazionale - premette Giovanni Muriana, Managing Director della sede parmigiana di Max Streicher -. I lavori erano iniziati senza immaginare cosa sarebbe successo nel 2022, con l'obiettivo, a questo punto lungimirante, di ottenere una maggiore autonomia energetica. I progetti rientrano appieno nelle nostre attività di costruzione di pipeline e impianti, con l'incarico di sviluppare il know how sui mercati esteri. Nel 2020 abbiamo realizzato un importante lavoro di pipeline in Bulgaria, poi i due contratti in Polonia, rispettivamente a Gustorzyn e Goleniow, nell'ambito del progetto Baltic Pipe, la cui inaugurazione è appunto avvenuta nei giorni scorsi».
«L'infrastruttura è stata sviluppata grazie alla joint venture tra Gaz System Sa ed Energinet, cofinanziata dall'Unione Europea - spiega poi Michele Totaro, Overseas Operations Manager -. Oggi il progetto Baltic Pipe permette alla Polonia di ricevere dalla Norvegia 10 miliardi di metri cubi di gas all'anno, quantitativo che rappresenta il 50% del fabbisogno nazionale. I lavori che abbiamo portato a termine hanno un valore complessivo di 140 milioni di euro, nell'ambito dei quali abbiamo acquistato tutti materiali di progetto a eccezione dei turbocompressori (forniti dalla società americana Solar) e abbiamo provveduto alla costruzione civile, meccanica e strumentale degli impianti. Questo significa avere, sia al nostro interno che in outsourcing, un dipartimento importante di progettazione a tutto tondo. Inoltre, la gestione dei lavori, nonché la comunicazione scritta e verbale, sono avvenute esclusivamente il lingua polacca, modalità tutt'altro che semplice».
«I due progetti in Polonia - prosegue Muriana - sono un'affermazione della nostra vocazione a operare sui mercati esteri ed è per questo che ci stiamo aprendo sempre più a questa prospettiva. Proprio ora stiamo valutando nuove opportunità in Arabia Saudita e su vari Paesi africani. Portiamo in giro per il mondo un modello strutturato, che ci ha permesso di realizzare la centrale di stoccaggio gas di Bordolano in Lombardia, oggi la più grande a livello europeo e nonché di lavorare sul progetto Tap in Puglia».
A Parma dal 2002, «pur con azionariato tedesco siamo al 100% italiani - sottolinea Muriana -. Il gruppo ha investito in questa sede oltre 20 milioni di euro, di cui 10 per il nuovo polo logistico. Abbiamo 50 mila metri quadrati di area, agli uffici e al capannone esistente sono stati aggiunti 3mila metri quadrati di capannoni e 200 metri quadrati di uffici destinati al polo logistico. Entro febbraio 2023 verranno completati altri 1.500 metri quadrati di uffici per rafforzare le strutture esistenti di enginering, procurement e logistica a supporto dell'attività in Italia all'estero. E a questo proposito siamo sempre alla ricerca di giovani che vogliono mettersi in gioco per fare esperienze in altri Paesi».
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