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COLLECCHIO

Uccise la poiana per difendere la gallina: assolto

Uccise la poiana per difendere la gallina: assolto

di Roberto Longoni

22 Ottobre 2022, 03:01

Collecchio Abbandonata a terra l'arma del delitto (un bastone) l'omicida teneva per le zampe la vittima (una poiana). Difficile usare «presunto», accanto a omicida, aggettivo d'obbligo nel racconto di ogni crimine, prima che la sentenza vada in giudicato. Qui il caso sembrava chiuso ancora prima del processo: con un 71enne agricoltore collecchiese colpevole della morte del nobile volatile. Non un rapace qualsiasi, bensì una poiana di Harris, fidata e preziosa collaboratrice di un falconiere chiamato a sgombrare l'area infestata dai piccioni attorno a un'azienda. Il rapace, dotato di radiocollare, si era allontanato e fu ritrovato morto dal proprietario grazie al segnale del gps.

Era l'aprile del 2019, la giornata si concluse con la denuncia dell'agricoltore per aver ucciso un animale con crudeltà. Se fosse stato rinviato a giudizio, avrebbe rischiato dai 4 mesi a due anni di reclusione, oltre a dover pagare una provvisionale di 10mila euro (questa la richiesta della parte offesa), tanto per cominciare, prima della causa civile.

E in tribunale è davvero finita la vicenda, con l'imputato che confermato di aver ucciso il grosso volatile, però di averlo fatto per «legittima difesa»: non sua, ma degli abitanti dell'aia. L'uccisione della poiana, infatti, aveva seguito un altro fatto di sangue costato la vita a una gallina scambiata per una preda dal rapace. L'agricoltore, intento a lavorare vicino con il decespugliatore, era accorso dopo aver sentito strani rumori provenire dal recinto accanto al pollaio. Ha sottolineato di non aver avuto alcuna intenzione di uccidere l'animale (creduto) selvatico, ma solo di salvare il proprio domestico. Nella concitazione però centrò il rapace alla testa e lo fece secco, quando ormai la gallina era a sua volta priva di vita. Il giudice Paola Artusi, accogliendo le tesi dell'avvocato Claudio Pini, difensore dell'imputato, ha riconosciuto lo stato di necessità. L'agricoltore è stato assolto.

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