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Strade pericolose, la mappa degli attraversamenti più a rischio

Strade pericolose, la mappa degli attraversamenti più a rischio

di Gian Luca Zurlini

28 Ottobre 2022, 03:01

L'operaio investito due giorni fa in via Emilio Lepido mentre stava attraversando la statale per recarsi nel proprio luogo di lavoro e fortunatamente migliorato e ieri la prognosi è stata sciolta e l'uomo è stato trasferito in Ortopedia con una prognosi di 30 giorni. Ma il suo investimento ha posto nuovamente in primo piano il tema della sicurezza dei cosiddetti «utenti deboli», vale a dire pedoni e ciclisti, sulle strade della nostra città.

Nonostante i diversi interventi attuati negli ultimi anni, con l'installazione di semafori a chiamata e di attraversamenti rialzati, la situazione rimane infatti sempre allarmante e sono numerosi i casi, anche recenti, di investimenti addirittura mortali. Con una ricerca sugli investimenti che si sono verificati negli ultimi anni, abbiamo provato quindi a fare una «mappa» delle strade o dei punti maggiormente pericolosi.

Viale Duca Alessandro
L'ultimo investimento risale a poche settimane fa. Ma, soprattutto nei mesi estivi, il viale è poco e male illuminato a causa dei lampioni «oscurati» dalle foglie degli alberi. E sono invece molte le «strisce» presenti. Da migliorare, in particolare, è la visibilità degli attraversamenti all'altezza di via Sette fratelli Cervi e di via Frugoni, dove esistono già dossi, ma l'illuminazione è carente.

Via Trento
Nella strada ci sono diversi attraversamenti, ma nessun «dosso» o illuminazione dedicata. E la sicurezza di pedoni e ciclisti è tutt'altro che garantita

Via Torelli
A poche centinaia di metri di distanza ci sono problemi anche su via Torelli. Qualche anno fa ci fu un investimento mortale all'altezza delle «strisce» all'uscita della ciclabile del Parco Ferrari verso via , oggi illuminate. Poco prima, però, ci sono un altro paio di attraversamenti «al buio» e senza dossi all'altezza di via Monte Bardone e via Sette fratelli Cervi che andrebbero meglio segnalati.

Via Spezia e Baccanelli
Su via Spezia, nel tratto fra la tangenziale e Baccanelli manca l'illuminazione anche stradale e c'è un attraversamento che nelle ore serali è praticamente «invisibile», così come poco segnalato è quello al termine di Baccanelli al capolinea dell'autobus.

Pericolo a Chiozzola
E' di pochi mesi fa l'investimento mortale di una donna a Chiozzola, a pochi metri dalla stazione ferroviaria. Qui le luci ci sono, ma un dosso o un semaforo a chiamata sarebbero opportuni, viste le centinaia di Tir che percorrono ogni giorno quel tratto di strada.

Viali dei Mille e Vittoria
Sono due viali dove il senso unico contribuisce a far correre le auto anche oltre i limiti. A parte l'attraversamento con semaforo a chiamata tra via Rasori e strada del Quartiere, tutte le altre «strisce» sono poco visibili anche di giorno e attraversare diventa un'«impresa» per i pedoni.

Via Traversetolo
Qui il pericolo arriva anche durante il giorno in piena città. Sono recenti due investimenti di ciclisti, di cui uno purtroppo mortale, nella prima parte della strada all'altezza dell'incrocio con via Budellungo e poco più avanti. Nel tratto appena oltre la tangenziale è stato installato alcuni anni fa un semaforo a chiamata dopo la morte di una pensionata investita mentre attraversava per arrivare alla fermata del bus. Sarebbe forse il caso di pensare a un semaforo anche all'altezza di via Budellungo.

Via Montanara verso Gaione
Nel primo tratto di via Montanara la situazione è stata risolta con la divisione della strada con un'«isola» centrale. Nel tratto verso Gaione, però, ci sono alcune «strisce», soprattutto all'altezza delle fermate degli autobus che andrebbero almeno segnalate con segnaletica orizzontale di avviso sull'asfalto prima degli attraversamenti.

Via Emilia Est
E' una delle strade più trafficate della città ed è costellata di attraversamenti pedonali. Nel tratto che va dalla rotatoria di Strada Elevata fino a quella «mini» di via Lisoni, però, nessuno ha segnalazioni particolari né tantomeno un'illuminazione «dedicata». E questo rappresenta un pericolo potenziale visto che, soprattutto nelle ore serali, la strada si presenta poco illuminata, visto che i lampioni dell'illuminazione sono presenti su un solo lato della carreggiata. Occorrerebbe studiare qualche intervento.

Piazzale Santa Croce
Qui il pericolo è presente nelle ore serali: la rotatoria, infatti, è praticamente al buio e anche gli attraversamenti ciclopedonali sono nella semioscurità. In questo caso servirebbe una maggiore illuminazione generale, visto che in autunno e in inverno l'oscurità è presente anche quando il passaggio ciclopedonale è ancora molto intenso. Detto che questa “mappa” non pretende di essere esaustiva: va ribadito che per una città che punta a essere sempre più vocata alla mobilità sostenibile quella della messa in sicurezza di pedoni e ciclisti deve essere considerata una priorità. E quelli che abbiamo segnalato sono senz'altro “punti deboli” su questo versante.

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