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Ginocchiata al volto: portiere degli amatori di Palanzano perde conoscenza e finisce all'ospedale

Ginocchiata al volto: portiere degli amatori di Palanzano perde conoscenza e finisce all'ospedale

di Beatrice Minozzi

29 Ottobre 2022, 03:01

Palanzano Sono i minuti finali della partita Tabiano Amatori – Us Palanzanese. Il campo di gioco è quello di Parola di Fontanellato - qualche sabato fa -, il campionato è quello Uisp Amatori.

Francesco Chiari è come sempre, da 16 anni a questa parte, tra i pali a difendere la porta della «sua» Palanzanese, la squadra che ha visto nascere e con la quale ha collezionato 271 presenze e nemmeno un’espulsione all’attivo. A tre minuti dal fischio finale, su un tiro cross del Tabiano, si butta in un’uscita bassa, il pallone è già suo, ma un avversario in scivolata lo colpisce in pieno volto con una ginocchiata, facendogli perdere conoscenza.

«Poteva andare peggio, ma anche meglio - commenta il portiere 31enne, una ventina di giorni dopo l’infortunio -. Sono stati minuti concitati, i miei compagni di squadra, primo tra tutti Francesco Biavardi, volontario del soccorso, si sono resi subito conto della gravità della situazione e hanno chiesto al pubblico di chiamare i soccorsi, mentre io ho ripreso conoscenza, ma non ero per nulla lucido».

Il portiere della Palanzanese viene immediatamente soccorso dal personale sanitario che a bordo di un’autoambulanza lo trasporta al Pronto soccorso di Vaio.

I primi accertamenti, oltre che individuare una frattura del setto nasale che richiederà un’operazione chirurgica, rilevano la frattura della vertebra cervicale «C5».

«Mi hanno subito immobilizzato – ricorda Chiari – e sono stato sottoposto a numerose analisi strumentali. Devo dire che le successive ore sono state cariche di tensione, ma per fortuna alla fine si è capito che la frattura – che per pochi millimetri non interessa il lato del midollo – non aveva causato danni irreversibili».

Il giocatore del Tabiano amatori che ha commesso il fallo ha subito una squalifica di due mesi, una punizione esemplare dovuta anche – come si legge nel comunicato di Uisp del 10 ottobre scorso – alla rilevata violenza dell’azione di gioco.

«Ringrazio tutto il personale sanitario intervenuto, i miei compagni di squadra e le squadre che hanno voluto dimostrarmi la loro vicinanza nelle giornate successive, augurandomi una pronta guarigione», continua Chiari, che non si dilunga in giudizi o commenti sul fallo subito, ammettendo solamente che si è trattato di un’azione spropositata per una partita di pallone, soprattutto amatoriale: «Alla fine giochiamo solo per passare un sabato pomeriggio insieme, in allegria e amicizia», conclude, augurandosi di tornare presto sul campo di gioco.

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