SPORT GIOVANILE
Fa tremare le società dilettantistiche e giovanili l'impennata dei costi per luci e (tra poco) riscaldamento. Il freddo per fortuna tarda ad arrivare, ma le prime bollette pesanti, complici i rincari, sono già state recapitate, creando non pochi grattacapi ai club.
Grande la preoccupazione che si respira tra le società del nostro territorio, impegnate a trovare soluzioni ingegnose per ridurre le spese, ma soprattutto bisognose di aiuti esterni per far tornare i conti.
Juventus club
Mauro Bertoncini, presidente dello Juventus club Parma, è chiaro: «È un guaio, se non arrivano aiuti sarà molto difficile far fronte alla spesa per le bollette. Nel giro di poco tempo siamo passati da una spesa per luce e gas di 2.200 euro a 4.900 euro, il 60 per cento in più».
Con il cambio dell'ora e l'arrivo del freddo aumenteranno le spese di luce e riscaldamento. «Prima accendevamo le luci dei campi verso le 19 - prosegue Bertoncini - adesso alle 17,30. Senza contare le spese per le docce e per riscaldare gli spogliatoi. Siamo molto preoccupati perché abbiamo venti squadre e far quadrare i conti è tutt'altro che semplice». «Stiamo provando a concentrare gli allenamenti e a spostarli in orari pomeridiani - precisa lo stesso Bertoncini - ma bisogna fare i conti con i rientri a scuola per i più piccoli e, in altri casi, con gli orari di lavoro degli allenatori. Speriamo che il governo ci venga incontro prevedendo degli aiuti consistenti al nostro mondo, altrimenti si corre davvero il rischio di chiudere».
In questi anni «qui a Parma abbiamo fatto crescere un centro d'eccellenza, attrezzatissimo - osserva ancora Bertoncini - però se dovessimo sborsare qualcosa come 70mila euro di bollette non sapremmo proprio dove trovarli».
Up Virtus
Pietro Bongiovanni, direttore sportivo della Up Virtus, illustra gli sforzi compiuti per rendere più sostenibili a livello ambientale ed economico le strutture. «Ci stiamo impegnando da tempo in campo ambientale - spiega -; abbiamo provveduto a cambiare le luci dei campi con una illuminazione a led, prevedendo anche un investimento importante per attrezzarci con il fotovoltaico e il solare termico. Si tratta di una spesa pesante ma il progetto della Virtus è a lungo termine».
L'impegno è anche quello di sensibilizzare i giovani atleti «sul rispetto ambientale e nell'evitare gli sprechi - continua Bongiovanni -. Nonostante gli sforzi le bollette però sono triplicate. Bisogna fare i conti con aumenti esponenziali; siamo preoccupati, ma faremo sacrifici per dare il massimo ai ragazzi dai materiali alle strutture, partendo sempre dall'educazione».
Montanara Calcio
Evelyn Trochidis, responsabile della comunicazione della società asd Montanara calcio, ribadisce in gran parte i problemi sottolineati dalle altre società giovanili. «Abbiamo sedici squadre tra maschili e femminili - osserva -; gli allenamenti si svolgono tutti i giorni tra le 17 e le 21, ossia quando è necessaria l'illuminazione dei campi e, a breve, il riscaldamento per gli spogliatoi e le docce calde. Stanno già arrivando delle bollette alte e, con rincari così importanti, diventa complicato ammortizzare le spese attraverso le sponsorizzazioni e le quote».
Anticipare gli orari di allenamento «non è fattibile e non cambierebbe più di tanto le spese complessive».
La speranza è che «al pari di quanto avvenuto in occasione dell'emergenza Covid - continua - arrivino i giusti contributi di sostegno alle società, altrimenti è a rischio la sostenibilità dell'intero sistema del calcio giovanile».
Audace
Luigi Mavilla, presidente dell'Audace, non nasconde la propria preoccupazione: «L'aumento verticale della spesa per le bollette ci mette in seria difficoltà - dichiara - Ma non vogliamo ridurre la nostra attività e tantomeno aumentare le quote, perché le famiglie devono fare i conti a loro volta con gli aumenti energetici. Essendo allacciati al teleriscaldamento non possiamo godere di particolari benefici e questo ci penalizza ulteriormente. Al momento navighiamo a vista, nell'attesa che possano arrivare aiuti dal governo e che il Comune ci venga incontro per quanto possibile». «La stagione per il momento tiene - ribadisce Mavilla - ma prima o dopo il freddo arriverà e i costi in bolletta lieviteranno».
Inter club
Vanni Villa, presidente dell'Inter club, parla coi dati alla mano. «Lo scorso anno abbiamo speso 4mila euro di bolletta energetica, quest'anno sia già arrivati a quota 8mila e ci troviamo davanti all'inverno - spiega -. La previsione è di dover fare fronte a una spesa più che quadruplicata rispetto al 2021. Il Comune ci ha assicurato un aiuto, ma si tratta comunque di una soluzione parziale. Avremo momenti difficili da affrontare perché oggi il 30-35 per cento delle quote serve per pagare l'energia, mentre lo scorso anno era il 7 per cento. Bisognerà capire come stare a galla perché se arrivassero bollette da 15-20 mila euro sarebbe complicato andare avanti». Secondo Vanni Villa in futuro «sarebbe importante riuscire a prevedere un contratto collettivo per l'energia con tutte le società per abbassare i costi». «Per ora navighiamo a vista perché non abbiamo margini». «Un paio di anni fa - conclude - abbiamo installato le luci a led, dimezzando le spese per l'energia elettrica, ma non basta».
Montebello
Iaccarino Aniello, presidente dell'Us Montebello, ribadisce la preoccupazione esternata dalle altre società. «Per quanto riguarda le spese energetiche il futuro rappresenta un grosso punto interrogativo - rimarca - Speriamo che arrivino presto degli aiuti da parte del governo e del Comune. Per tentare di ridurre le spese stiamo anticipando gli orari degli allenamenti, ma non è semplice far coincidere le disponibilità dei mister con quelle dei ragazzi. Stiamo facendo tutto il possibile per evitare sprechi, ma viviamo alla giornata».
Orsa
Paolo Ghidini, presidente della Pgs Orsa, cerca di guardare al bicchiere mezzo pieno. «Al momento ce la stiamo cavando perché utilizziamo gli spazi dell'istituto salesiano, a cui dovremo però dare un contributo spese per i costi delle bollette - afferma -. Un po' di preoccupazione c'è perché non sappiamo ancora quanto peseranno i rincari, ma stiamo facendo il possibile, nel nostro piccolo, per contenere le spese».
Diverse infine le società che non hanno ancora preso una decisione sul da farsi, in attesa di avere riscontri sugli effettivi aumenti dei costi energetici.
La preoccupazione però non manca, perché il problema è destinato a colpire tutti, senza distinzioni di sorta.
Luca Molinari
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