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Crisi

Dilemma di Natale per i sindaci: luminarie sì, o luminarie no?

Dilemma di Natale per i sindaci: luminarie sì, o luminarie no?

di Giorgio Camisa e Mattia Monacchia

02 Novembre 2022, 03:01

Le luminarie natalizie: sì o no? I sindaci in questi giorni si trovano fra le mani questa patata bollente, visti gli ormai tristemente famosi costi dell'energia e le relative bollette. Il sindaco di Tornolo Renzo Lusardi per esempio, tramite anche la «Gazzetta», si rivolge direttamente ai cittadini: «Chiedo cortesemente un vostro parere: luminarie sì o luminarie no?». Quello di Berceto, Luigi Lucchi, invece ha già deciso: «No, quest'anno se ne fa a meno».
La domanda di Lusardi nasce nell'ambito di alcune decisioni prese come strategia per risparmiare energia elettrica e ridurre laddove è possibile sprechi e dispersioni, senza intaccare la sicurezza dei suoi cittadini. Con questo obbiettivo il primo cittadino ha informato la popolazione di una prima iniziativa che metterà in atto nella prossima settimana su tutto il territorio del comune di Tornolo. «Si deve fare una scelta difficile e proprio in occasione delle feste natalizie - scrive il primo cittadino di Tornolo -. Il costo dell’illuminazione pubblica è diventato insostenibile. Di recente abbiamo montato 65 nuovi punti luce dove richiesti, in totale siamo arrivati a 860. Tutti i lampioni sono stati sostituiti con fari a led, sono stati stesi km di nuovi cavi eliminando quelli ancora volanti, interrandoli per ridurre la dispersione, in ogni palo è stato montato un sistema di salvavita con un risparmio che va oltre al 40% di energia assorbita».

«Nonostante questo come avete anche voi potuto constatare nelle vostre abitazione o laboratori le bollette sono triplicate. A breve per ridurre il consumo e per rispettare la direttiva statale, spegneremo fin da subito i punti luce dove non ci sono abitazioni, tenendo presente i luoghi di maggior fragilità dove potrebbero operare malintenzionati e mettere a rischio la serenità dei residenti».

Dai primi sondaggi pare che i favorevoli siano al 90% d’accordo con questa scelta del sindaco e che i risparmi che ne deriveranno da questa operazione siano rinvestiti sul territorio per un ulteriore risparmio energetico.

A Berceto, come anticipato, niente luminarie natalizie. Una decisione presa dopo una consultazione on line del sindaco Lucchi, che ha spiegato le ragioni di questo gesto: «Come sindaco non mi piace la demagogia ma ritengo importante gli esempi e le attenzioni verso i problemi di tanti. Dico questo perché realizzare le luminarie, come gli scorsi anni, molto belle in tutto il Comune, sarebbe possibile anche quest’anno e sul Comune graverebbero solo circa 2mila euro di elettricità in più rispetto ai precedenti anni. Come paese turistico questa spesa sarebbe giustificata e giustificata anche una nota di ottimismo per tentare, seppur con fatica, di dare un tono di normalità, di serenità dopo questi anni di “disperazione”. Disperazione che continua. Ma riteniamo che è opportuno rinunciare per risparmiare l’energia elettrica e dare, anche noi, un piccolo esempio non potendo, purtroppo, visto la struttura vetusta dell’impianto (800 punti luce) ridurre l’illuminazione pubblica. Ci consoliamo con la caldaia a cippato, del Comune, che scalda il municipio, la Casa Protetta e Villa Berceto e il costo del cippato il Comune lo ha bloccato da anni e per alcuni anni ancora. Faremo l’albero a Berceto e Ghiare e la scritta Auguri anche in ogni paesino: null’altro».

Giorgio Camisa
Mattia Monacchia

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