Ladri nel bar pasticceria: stavolta il furto va a segno

Sorbolo Mezzani Prima il furto in un’abitazione privata a Mezzano Inferiore, poi tre tentati colpi lungo la via Mantova a Sorbolo e a Coenzo, tutti andati a vuoto grazie al sistema di allarme e l’occhio vigile dei condomini. Ma questa volta, la quinta, i ladri hanno portato a termine il loro obiettivo: è andata bene per loro, che sono tornati a casa con la refurtiva, meno bene per un esercizio commerciale del centro di Sorbolo.

È stato amaro, infatti, il risveglio ieri mattina per i proprietari del bar pasticceria Da Teo. Di buon mattino, verso le 4 circa, come ogni giorno, il figlio maggiore si era recato nell’esercizio per iniziare la produzione di brioche e dolci in vista della colazione. «In veranda ho subito notato un tavolo spostato dalla sua posizione consueta – ha raccontato – con sopra una sedia, posti davanti al vetro della porta finestra. Ho subito pensato alla solita ragazzata notturna. Invece, una volta dentro, ho notato un altro tavolo con sopra una sedia, sempre vicino allo stesso vetro. Ho guardato in alto: non c’era la bascula, che ho trovato a terra. Mi sono quindi diretto verso il registratore di cassa: era spostato, aperto, senza nulla all’interno».

I ladri sono entrati all’interno del locale senza rompere alcunché ma svitando la piccola finestra posta sopra la vetrata, tagliando la zanzariera e passandoci attraverso. Hanno portato via il bottino da un migliaio di euro poi si sono anche messi a rovistare in cassetti e armadi per cercare altri oggetti di valore da rubare. Fortunatamente non li hanno trovati.

Sono subito intervenuti i militari della stazione di Sorbolo Mezzani dei Carabinieri e il sindaco Nicola Cesari. Sono ancora in corso le indagini, ma stando a una prima ricostruzione, i ladri – probabilmente non ha agito una sola persona – hanno fatto irruzione verso le 2,30. Anche se per ora non paiono esserci correlazioni, poco prima dell’accaduto, in serata, il primo cittadino aveva allertato i sorbolesi, invitandoli alla ricerca di un’autovettura modello Alfa 147 color chiaro e vetri posteriori oscurati con un ragazzo biondo a bordo, che girovagava sospetta in paese.

Christian Marchi