Arduini: «Resti una struttura sanitaria»
Il presidente dell'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti, Roberto Arduini, interviene sulla sorte dello storico istituto «Pio XII» di Misurina - di cui l'Opera San Bernardo, della nostra Diocesi, è proprietaria - in seguito alle voci che darebbero per inevitabile ed imminente la messa all'asta della struttura a causa degli alti costi di gestione e delle perdite degli ultimi anni.
«L’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti intende ribadire quanto già espresso nel proprio comunicato stampa del 13 ottobre 2022 circa la volontà della diocesi di Parma di mantenere, per quanto possibile, una destinazione sanitaria al servizio dei bambini asmatici dell’Istituto Pio XII di Misurina», scrive Arduini in un comunicato stampa. L'istituto, che si trova a circa 1.800 metri di altitudine, fu acquistata dalla Diocesi di Parma nel '45 grazie anche all'aiuto della famiglia Barilla.
Arduini ricorda che «l’istituto rappresenta una risorsa unica a livello nazionale» e riconferma la speranza «di ottenere il riconoscimento di centro unico di riferimento nazionale a cui i bambini asmatici di tutta Italia possano afferire senza limitazioni e con adeguata copertura dei costi in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale».
«In relazione a quanto apparso sul Corriere della Sera lo scorso venerdì, 4 novembre, la diocesi di Parma smentisce qualsiasi contatto per la cessione dell’immobile in vista delle Olimpiadi invernali ed a maggior ragione il conferimento di un incarico ad una casa d’aste per una vendita», continua il presidente dell'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti.
Sempre in riferimento all'articolo citato, Arduini smentisce poi in modo categorico «ogni affermazione circa la presunta ricchezza della diocesi di Parma, in grado di coprire perdite rilevanti e continuative».
Al contrario - conclude Arduini - l’Opera Diocesana «ribadisce la volontà di utilizzare i beni di Misurina per scopi in linea e coerenti con la dottrina sociale della Chiesa. Siamo certi che i bambini asmatici possano essere curati bene anche altrove, ma pensiamo che questa struttura abbia caratteristiche uniche derivanti dalla collocazione geografica, di grande aiuto per il trattamento dell’asma infantile, e un'esperienza terapeutica suffragata da specifiche ricerche scientifiche».
Proprio ieri la Gazzetta ha pubblicato la testimonianza di una ex paziente dell'istituto Pio XII, Alessandra Peres, che ha lanciato una petizione per salvare la struttura.
Peres, past president di Federasma & Allergie Odv, chiede che le istituzioni si impegnino per valorizzare quello che definisce «un centro di eccellenza». E si domanda se sia «sostenibile» che la struttura di Misurina «rimanga in totale gestione di un privato senza il supporto sostanziale della rete nazionale».
r.c.
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