PARMA
«E' successo di nuovo. Deve per forza scapparci il morto perché qualcuno intervenga?».
A parlare sono ancora loro, i dipendenti di alcune aziende con la sede sulla via Emilia, appena dopo San Prospero, che da tempo lamentano i rischi che sono costretti ad affrontare ogni giorno per andare al lavoro. «Molti di noi, parliamo di decine di persone, usano il bus per raggiungere l'azienda. Dieci giorni fa un nostro collega è stato centrato in pieno da un auto e ha rischiato la vita. Ieri invece è toccato ad una donna. Per fortuna non è grave. Ma non possiamo andare avanti così».
Il problema riguarda la via Emilia e il tratto di strada che queste persone devono percorrere dalla fermata del bus alla ditta. Per raggiungere la quale devono attraversare la strada: di mattina presto e la sera, con il buio, ogni passaggio, senza illuminazione, strisce pedonali e segnaletica è una roulette russa. Chiediamo da tempo interventi ma senza avere risposte. Ora però due incidenti in così pochi giorni dovrebbero far capire che si deve fare qualcosa. E alla svelta prima che il bilancio diventi ancora più pesante».
Anche perché l'inverno rende ancora più pericoloso quel tratto di strada. «Dalla fermata alla azienda sono circa 400 metri. Ma per noi sono lunghissimi. Perché sappiamo che rischiamo. E non si può morire per andare al lavoro».
lu.pe.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata