Via Monte Altissimo
«Bisogna prevedere un presidio fisso della Polizia Locale in stazione, almeno nelle ore serali, come già avviene in altre città come Monza». E' quanto affermato dal consigliere comunale d'opposizione Pietro Vignali, che ieri pomeriggio è stato invitato dagli abitanti della zona di via Monte Altissimo per comprendere le molteplici problematiche che affliggono la zona.
Al suo fianco anche il consigliere Marco Osio e Massimo Bax, ex vice questore, che hanno ascoltato quanto denunciato dai residenti. «Come gruppo consiliare - ha assicurato Vignali - scriveremo una lettera al prefetto e chiederemo d'incontrarlo. Faremo anche una mozione in consiglio comunale, facendoci portavoce delle istanze dei cittadini».
I residenti hanno quindi illustrato una serie di problematiche che affliggono la zona, prima fa tutti, la mancanza di sicurezza. «Ormai non si può più scendere sotto casa perché tutti gli spazi sono occupati da spacciatori, gente che bivacca o prostitute - hanno denunciato i cittadini presenti -. Sono anni che denunciamo il problema ma nessuno ci ascolta; serve un presidio continuo per dare delle risposte alla gente, ma soprattutto fare in modo che la stazione e la zona di via Monte Altissimo non siano più terra di nessuno».
Vignali ha quindi ribadito l'importanza di ripristinare i presi fissi (le garitte) «che ora marciscono all'interno dell'ex deposito Tep, quando invece potrebbero essere utilizzate in stazione e in altre zone della città per garantire un controllo costante del territorio».
Gli abitanti della zona si sono autotassati per posizionare una serie di telecamere attorno al perimetro dei condomini di via Monte Altissimo. «Ormai il piazzale della stazione e la fontana sono usate come un dormitorio - denunciano -. Alcune persone sfondano le cantine e vanno a dormire al loro interno. La mattina inoltre ci svegliamo con una serie di persone che fanno i loro bisogni davanti all'ingresso di casa. Si tratta di una situazione inaccettabile. Servono delle risposte urgenti da parte del Comune e dalle Forze dell'Ordine».
L.M.
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