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Corniglio

Addio al sorriso di Mario Antiga

Addio al sorriso di Mario Antiga

di Alex Botti

20 Novembre 2022, 03:01

Sono passati pochi giorni dalla sua morte, ma l’assenza di Mario Antiga già pesa nella Val Parma. Non si sa bene cosa gli sia successo, tante le ipotesi, tutte attendibili. L’unica certezza è che Mario non c’è più.

Gli ultimi attimi della sua vita li ha vissuti domenica scorsa, fino a circa le 16.40. Mario era nel recinto sotto casa in località Case Monticelli di Beduzzo, dove accudisce assieme ai suoi famigliari una vacca, diventata un vero e proprio animale da compagnia. Uno dei tanti che hanno. È proprio fuori dal recinto che il figlio Matteo lo ha trovato, privo di vita, probabilmente spinto fin lì dalla vacca.

Allertati i soccorsi non si è potuto fare altro che constatarne il decesso. Ricevuto il nulla osta dalle autorità, il corpo è poi stato rimosso attorno alle 20.30, con l’aiuto dei tanti amici accorsi straziati dalla notizia.

Quando si spegne un'anima così allegra è una pagina triste nella vita di tutti, di chi lo amava, di chi lo conosceva, e di chi ne aveva solo sentito parlare. Del resto, chi non aveva mai sentito parlare di Mario Antiga nella Val Parma? Mario era conosciutissimo, e per questo motivo la notizia della sua tragica morte si è sparsa velocemente.

Aveva 62 anni e viveva con la moglie Giovanna e il figlio Matteo, nella casa in cui risiedeva anche la madre Diamanta. Nella vita ha fatto diversi lavori: camionista, guardia caccia, guardia giurata ma soprattutto l’autista Tep per circa 30 anni. In pensione dal 2019 aveva iniziato a dedicare tutto il suo tempo alle sue più grandi passioni, a cui negli anni precedenti aveva potuto dedicarsi in modo limitato, ossia la campagna e gli animali. Curava i campi e accudiva 5 asinelli, 5 pecore, cani, gatti, conigli, galline, per un po’ di anni addirittura un corvo e poi la vacca. Diceva sempre che i suoi campi e gli animali, che chiamava tutti per nome e con svariati vezzeggiativi, gli davano un senso di pace e di libertà.

Nella sua vita è stato anche cacciatore ed appassionato di moto, passione che ha trasmesso al figlio Matteo che assieme all’appoggio della famiglia è arrivato a vincere diversi premi in questi ultimi vent'anni.

Giovanna l'aveva conosciuta a Neviano, quando faceva la guardia giurata. Era il 1989 quando si sono sposati.

Mario ha mantenuto un grande legame con i suoi monti, soprattutto del «Madrale», zona isolata in mezzo ai boschi e a grande altitudine dove era nata la madre, e dove appena possibile tornava per curare la casa che restava, magari con la neve. «Incontrare Mario era sempre una festa» è ciò che dicono tutti. Perché Mario era la persona più solare e allegra che si potesse conoscere.

Di una socievolezza strabordante aveva sempre la battuta pronta, e salutarlo con il sorriso ogni volta che lo si incontrava era una certezza. Quando era in vita ha sempre detto «se mai dovesse succedermi qualcosa di brutto, non fate nulla, ne funerali ne altro, perché voglio che la gente mi possa ricordare come mi conosce, col sorriso stampato in faccia». Perciò i famigliari hanno rispettato la sua volontà: un saluto alla camera mortuaria a Langhirano, e poi il viaggio fino a Valera. Ora tutti lo ricorderanno come voleva lui, ma con tanta tristezza nel cuore.

Alex Botti

© Riproduzione riservata

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