«La mia Daisy uccisa da un lupo»: segugio sbranato durante la caccia

Ennesimo caso di cane ucciso dai lupi o da ibridi. E’ successo qualche giorno fa in località Rovina, nel comune di Bore, nelle vicinanze del monte Carameto, nel corso di una delle «braccate al cinghiale» effettuate dall’Atc Pr 7, con una squadra composta prevalentemente da salsesi e con caposquadra Pietro Giovanelli.

Ad essere rimasta vittima è stata Daisy, una femmina di segugio maremmano di soli 13 mesi di proprietà di un salsese. «Avevo acquistato Daisy a Rieti e la stavo allevando per la caccia al cinghiale – afferma il proprietario che ieri si è recato dai carabinieri forestali per sporgere denuncia –. Sabato mattina con la nostra squadra stavamo battendo la zona con i nostri cani che sono dotati di un collare con navigatore satellitare per riuscire sempre a rintracciarli: ad un certo punto ho perso il segnale e quando l’ho ripreso ho visto che Daisy era a circa due chilometri di distanza dall’ultima segnalazione. Mi sono incamminato in sua direzione continuando a chiamarla ma non rispondeva così ho capito che c’era qualcosa che non andava perché non era mai successo. Quando finalmente mi sono trovato nei pressi ho visto una scena che non avrei mai voluto vedere: Daisy era morta dilaniata dai morsi di qualche lupo che le ha anche strappato il collare. Inutile dire come mi sono sentito in quel momento».

L’episodio, che non è stato il primo visto i numerosi casi di aggressione a cani da parte di lupi o di ibridi che sono accaduti negli ultimi tempi, e gli avvistamenti anche a Pellegrino e a Iggio vicino alle case, ha portato il proprietario di Daisy ad una riflessione in particolare, al di là del dispiacere provato per la morte della compagna di braccata. «Siccome la licenza di caccia si paga, lo Stato dovrebbe tutelare chi ne è in possesso o no?».

Per chiedere aiuti ed interventi per una riduzione di cinghiali e lupi da parte delle autorità, nei giorni scorsi, infine, si sono svolte due manifestazioni, a Bardi e a Varsi, alle quali hanno preso parte cacciatori, fungaioli, tartufai ed amanti della montagna.

M.L.