PROTEZIONE CIVILE
La Regione guarda avanti: e, grazie all'arrivo di fondi dell'Unione europea inseriti nel Pnrr, stanzia più di 30 milioni di euro (per la precisione 30 milioni 362.300 euro) distribuiti nel quadriennio 2023-2026 (termine ultimo per il completamento dei cantieri Pnrr) per «lavori finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla sicurezza idraulica e per la manutenzione delle aree del demanio idrico del territorio di Parma». In soldoni, vengono previsti interventi per evitare disastri dovuti ad alluvioni sul genere di quello avvenuto nei giorni scorsi a Ischia, con una programmazione pluriennale. Dei fondi, 24 milioni e 285mila euro servono per i lavori, mentre 5 milioni e 487 mila euro sono a disposizione della Regione per i costi accessori.
La divisione in 4 lotti
La mega-gara di appalto è stata indetta nei giorni scorsi dall'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e, per poter programmare al meglio i lavori che saranno eseguiti (scelti successivamente all'appalto in base alle esigenze che si manifesteranno) ha suddiviso il territorio della nostra provincia in 4 lotti. Il lotto 1 riguarda i torrenti Parma e Baganza, il lotto 2 i fiumi Taro e Ceno, il lotto 3 il torrente Stirone e le aree di pianure e infine il lotto 4 riguarda il comprensiorio dellì torrente Enza.
La suddivisione dei fondi
Scendendo nel dettaglio del finanziamento previsto dalla Protezione civile, la maggiore somma è quella stanziato per il lotto di Taro e Ceno, dove sono previsti a base d'appalto 8 milioni e 790mila euro suddivisi nei 4 anni dal 2023 al 2026. Di poco inferiore la cifra prevista per Parma e Baganza, con 8 milioni e 385mila euro. Per quanto riguarda lo Stirone e le aree di pianura, la base d'asta è di 3 milioni e 100mila euro, mentre per il lotto dell'Enza si parla di 4 milioni e 600mila euro.
Scadenza dell'appalto
L'appalto scadrà il prossimo 13 dicembre e verrà aggiudicato non al massimo ribasso ma alle offerte giudicate economicamente più vantaggiose, vale a dire quelle che, pur presentando ribassi, non risulteranno anomale rispetto alla media delle offerte che verranno presentate. La scadenza è collegata alla necessità di poter partire con gli interventi programmati già nei primi mesi del 2022. Va infatti ricordato che, per quanto riguarda i fondi Pnrr, se non vengono rispettate le scadenze previste per i lavori da eseguire, i finanziamenti vengono revocati dall'Unione europea e dunque ci potrebbero essere grosse difficoltà finanziarie per gli enti appaltatori.
Cantieri in tutti i comuni
A essere interessati dai lavori di messa in sicurezza di argini e versanti franosi e miglior regimazione dei corsi d'acqua saranno praticamente tutti i comuni della provincia. Per quanto riguarda il lotto Parma-Baganza quelli inseriti sono Corniglio, Tizzano, Berceto, Monchio, Neviano, Calestano, Langhirano, Lesignano, Montechiarugolo, Felino, Collecchio, Traversetolo e Parma. Per il lotto Ceno-Taro i lavori riguarderanno i comuni di Tornolo, Bedonia, Compiano, Albareto, Borgotaro, Berceto, Bardi, Bore, Varsi, Terenzo, Solignano, Fornovo, Varano, Medesano, Collecchio e Noceto. Per Stirone-Pianura i comuni sono Parma, Felino, Bore, Pellegrino, Salsomaggiore, Fidenza, Noceto, Fontevivo, Fontanellato, Busseto, Soragna, San Secondo, Roccabianca, Sissa-Trecasali, Collecchio e Polesine-Zibello. Infine, per l'Enza i lavori saranno nei comuni di Neviano, Monchio, Palanzano, Tizzano, Lesignano, Traversetolo e Montechiarugolo.
Gian Luca Zurlini
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