×
×
☰ MENU

Il bomber del Marzolara

Lorenzo Zuelli, la luce dopo il buio: «Avevo solo voglia di ricominciare»

Lorenzo Zuelli, la luce dopo il buio: «Avevo solo voglia di ricominciare»

di Marco Bernardini

20 Dicembre 2022, 03:01

L’impresa di giornata porta la firma del Marzolara che nell’ultimo turno d’andata del girone B di Prima Categoria conferma di attraversare uno straordinario momento di forma (dieci punti in quattro gare, diciannove nelle ultime otto in cui il bilancio recita sei vittorie, un pareggio e un solo ko lo scorso 20 novembre) e infligge la prima sconfitta stagionale alla capolista Sorbolo Biancazzurra, già campione d’inverno da una settimana e battuta in rimonta tra le mura amiche del «Camp Nov».

A siglare il gol decisivo del sorpasso (1-2) tra le fila dei biancoblù, saliti a quota 24 a meno uno dalla zona play-off, è stato, a tre minuti dalla fine da subentrante, l’attaccante Lorenzo Zuelli, fuori oltre due anni, dal 7 febbraio 2020 all’agosto del 2022, causa problemi di salute e ora ritrovato protagonista sui campi di gioco, che in passato lo hanno visto indossare le maglie delle giovanili del Modena fino alla Primavera, Berretti della Pro Piacenza, Salsomaggiore, Colorno, Luzzara, ancora Salso e dal 2018 del Marzolara. Dove anche in questa stagione, quella della rinascita, un infortunio al retto femorale lo ha tenuto ai box per più di due mesi. «A livello personale sono molto soddisfatto, avevo una grande voglia di riprendere» confessa Zuelli, classe ‘96, autore di quattro centri tra campionato (3) e Coppa Emilia (1), che lavora come consulente sportivo in un’agenzia di comunicazione a Parma. «Tutto il Marzolara mi è sempre stato vicino e la doppietta al Gattatico, alla prima da titolare, per me valeva come una liberazione. E’ vero che avevo già segnato in Coppa ma in campionato, dopo il lungo stop e l’ultimo infortunio, ha tutto un altro sapore. Mi piacerebbe ringraziare il presidente Salvatore Ignozzi perché mi ha supportato in tutti questi anni e il venerdì post Gattatico mi ha fatto trovare una torta. Un gesto che ho apprezzato tantissimo».

Come nasce l’exploit di Sorbolo?

«Siamo in grande forma e avevamo qualche speranza di far risultato. Loro, che dispongono di individualità importanti e meritano di essere in testa, hanno fatto la partita e avevano iniziato forte nei primi 25’ pensando di chiudere presto la pratica. Prendere gol dopo dieci minuti non ci ha abbattuto, non ci siamo sbilanciati e abbiamo sfruttato al meglio le occasioni create. Poi un po’ di sofferenza nel finale in una sorta di mini tempo supplementare, in cui abbiamo dovuto lottare con le unghie per difendere i tre punti».

Quando è arrivata la svolta?

«Il nostro secondo campionato è cominciato dopo la sconfitta col Ghiare quando avevamo toccato il fondo. C’è da fare i complimenti a giocatori, dirigenti e mister: ognuno di noi ha pensato al minimo contributo che potesse dare alla causa. La nostra forza è che ci siamo veramente messi in discussione, eravamo consci di non meritare la posizione che occupavamo e a Sorbolo abbiamo raggiunto l’apice di questo trend in crescita».

Vi sentite pronti per guardare più in alto?

«Credo che tante esperienze insegnano che in questi casi bisogna fermarsi e ragionare a mente lucida senza farsi trascinare dall’euforia. Siamo rimasti molto scottati all’inizio, c’è già stata un’alternanza di obiettivi che ci ha un po’ scombussolato. Sapevamo alla vigilia di non esser i favoriti ma ci sentivamo anche consapevoli di poter dire la nostra come sta avvenendo nell’ultimo periodo. Di traguardi non ne abbiamo parlato, chiaro che a tutti piace puntare in alto ma lo capiremo solo strada facendo».

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI