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La proposta

La Reggia di Colorno potrebbe entrare nell'Associazione Residenze Reali Europee

di Paolo Emilio Pacciani

28 Dicembre 2022, 03:01

Se volessimo usare un paragone calcistico, la Reggia di Colorno ha le carte in regola per giocare nella Champions League, schierandosi nel novero delle grandi residenze storiche europee. Questo almeno è il parere di Mauro Felicori, già direttore generale della Reggia di Caserta e oggi assessore alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia Romagna.

«Quando ero direttore alla Reggia di Caserta - scrive Felicori sulla sua pagina Facebook - risvegliai l'iscrizione del monumento alla Associazione Europea delle Residenze Reali, un club - come è facile arguire - piuttosto esclusivo, presieduto, come si può immaginare, da Versailles... Ora vedo con gioia che il Comune di Milano ha iscritto il Palazzo Reale di Milano. Per quanto mi riguarda, come assessore in Emilia-Romagna, confido che si candidi al più presto la Reggia di Colorno, una residenza che merita una fama ben più grande di quella che ha oggi, che pure è il risultato di un buon lavoro in atto da tempo».

Un progetto ambizioso, dunque, ma che potrebbe diventare realtà.

Il primo passo lo dovrebbe muovere la Provincia di Parma, che è proprietaria della Reggia di Colorno.

«Quella dell'assessore Felicori è una proposta molto stimolante - afferma senza indugi il presidente della Provincia, Andrea Massari - che non faremo cadere nel vuoto. Se ci saranno le condizioni non mancherà la nostra candidatura, che dovrà però salvaguardare le realtà che attualmente hanno la loro sede all'interno del palazzo. Mi riferisco ovviamente ad Alma, che tanto prestigio dà a Colorno, ai carabinieri forestali, alla biblioteca e agli uffici del Comune. Questo perché è importantissimo che l'edificio resti vivo e vissuto dai cittadini».

Completamente d'accordo è anche il sindaco di Colorno, Christian Stocchi.

«Come Amministrazione comunale sposiamo favorevolmente ogni iniziativa che possa inserire la Reggia in circuiti più ampi anche a livello internazionale, in quanto è un fondamentale elemento attrattore sul piano turistico per Colorno e per tutto il territorio parmense. Certamente l'idea dell'assessore merita di essere approfondita con attenzione. Magari anche un tavolo di confronto che possa coinvolgere, insieme, Regione, Provincia (ente proprietario) e Comune. Inoltre una cosa del genere darebbe un forte impulso alla conoscenza di Colorno anche al di fuori del territorio italiano».

Paolo Emilio Pacciani

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