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Intervista

Arriva Cosmo in piazza Garibaldi: «I miei concerti sono vere performance»

Arriva Cosmo in piazza Garibaldi: «I miei concerti sono vere performance»

di Pietro Razzini

30 Dicembre 2022, 03:01

Sarà un inizio d’anno all’insegna della musica di Cosmo, quello che vivrà la nostra città in piazza Garibaldi. L’evento, gratuito, porterà sul palco l’artista di Ivrea a partire da mezzanotte. Prima, dalle 22.00, spazio ai migliori producers, crew, dj e beatmaker locali dei Circoli Arci Mu, Post e Zu, accompagnati da Marco Pipitone.

La serata di domani realizzata dal Comune, con il patrocinio della Regione, in collaborazione con Caos Organizzazione Spettacoli e Arci Parma, sarà esaltata dalla presenza di Cosmo e della sua musica, in un crescendo di ritmo e di emozioni che non lasceranno indifferenti i giovani (e meno giovani) che accorreranno nel cuore pulsante della nostra città: «Chi mi conosce, sa già cosa aspettarsi. Un viaggio ininterrotto nella musica della durata di un’ora e mezza. Un live fiume che ha un grande obiettivo: mandare fuori di testa il pubblico», esordisce Marco Jacopo Bianchi (in arte Cosmo).

Può rivelare qualcosa in più della scaletta?

«Non voglio dire troppo. Mi piace però sottolineare che ci sarà una chiusura a sorpresa che abbiamo studiato appositamente per Parma. Durante lo spettacolo, proporremo anche dei brani riarrangiati, appartenenti a vecchi album. La vostra città si deve preparare a quattro performer che daranno tutto sul palco».

C’è qualcosa che la lega alla nostra realtà?

«Nelle occasioni in cui sono stato a Parma, ho sempre sentito una bella energia. Soprattutto a livello umano: persone simpatiche, capaci di divertirsi. Ho solo ricordi positivi. Proprio come quella volta al Mu: una data che ricordo ancora, nonostante siano passati diversi anni. Era il 2016: una delle serate più belle del tour de “L’Ultima Festa”».

Anche per questo ha accettato l’invito del Comune?

«Sicuramente ha influito. In particolare sono contento che sia nata questa possibilità perché, diciamo la verità, non sono propriamente un artista da “Capodanno in piazza”. Significa che c’è qualcuno a Parma che dà valore al lato artistico della musica. I miei concerti sono molto fisici, particolarmente ritmati. Comunicano con le persone. La gente li vive intensamente».

Anche lei li vive molto intensamente.

«I live per me sono esperienze al limite della performance sportiva. Mi strizzano l’anima. Fisicamente mi devastano. Anche se si tratta di una fatica positiva. Per questo motivo stasera rinuncio a un invito che ho ricevuto e mi rilasso per dare il meglio sul palco (conclude ridendo, ndr)».

Cosmo, però, è anche molto di più.

«Verissimo: mi diverto anche dietro la consolle. Fare il deejay mi alleggerisce la mente: c’è meno pressione nella performance perché non sono al centro dell’attenzione. E questo mi piace perché toglie l’ego e promuove il collettivo. Io metto semplicemente musica. Ma non mia: è un viaggio che faccio per me e per la gente con i brani che mi piacciono».

E per quel che riguarda la produzione?

«Ultimamente l’ho messa in disparte. Organizzando eventi, facendo attivismo, concerti e deejay set, ho perso un aspetto che mi piace. Tuttavia, alla fine dello scorso tour, ho usato un po’ di tempo per riorganizzare lo studio. E ora ho proprio voglia di ricominciare anche questa parte del mio lavoro che tanto mi diverte».

Pietro Razzini

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