×
×
☰ MENU

L'ANNO CHE VERRÀ

Cosa desiderano i parmigiani per il 2023: «Pace, salute e qualche soldo in più»

Cosa desiderano i parmigiani per il 2023: «Pace, salute e qualche soldo in più»

di Giovanna Pavesi

31 Dicembre 2022, 03:01

«È stato un anno molto difficile, con molti interrogativi. Mi auguro che il 2023 porti più stabilità e buoni progetti». Emanuelle Hens è a Parma quasi per caso, eppure è alla città che affida il bilancio del periodo appena trascorso e le aspirazioni per il tempo che verrà. Viene dal Belgio ed è in viaggio con il marito, Thomas Baets, che, come lei, osserva il 2022 con lucidità: «C’è stato qualche cambiamento nella vita privata e qualche tormento. Spero che il prossimo anno sia un po’ più pacifico, più semplice». Si sono fermati qui con l’auto in panne e li ha accolti un’amica, Annalisa Zinani, consulente, che ha definito i mesi passati «ricchi, intensi, dinamici e travolgenti». «Per il 2023 sono in cerca di nuovi equilibri tra la geografia della vita professionale e privata, ma mi aspetto sorprese positive».

Moise Precieux studia Meccatronica a Reggio Emilia e il 2022 lo ricorderà per essere arrivato dal Congo. «Ogni tanto sento la mancanza degli amici, ma conoscere persone e posti nuovi è un’avventura».

Per Livio Andronico, omonimo del celebre poeta, il 2022 è stato persino peggiore del 2020: «Ma, dalle premesse, il 2023 sembra mostrare un po’ più di luce. Un desiderio? Un po’ più di tranquillità economica». Gaia Balbo ed Eleonora Manenti, studentesse fuori sede bresciane, dividono un appartamento. «Il periodo che si sta concludendo è stato pieno di cambiamenti - sorride la prima -. Per il 2023 spero di continuare a vivere la mia vita a pieno». Eleonora, invece, si è trasferita qui una volta saputo di essere entrata a Veterinaria: «Per l’anno che verrà voglio raggiungere un equilibrio tale che mi permetta di studiare e vivere da sola. Il mio proposito? Accettare gli inviti e fare più esperienze possibili».

«È stato un anno tribolato, anche a causa della guerra che ci tiene in tensione», dice Rodolfo Marani, mentre passeggia con un amico, Stefano Maestri, che definisce, invece, il 2022 un momento «abbastanza positivo, sia economicamente, sia fisicamente». Samuele Bellingeri studia e lavora nell’edicola di piazza Garibaldi. L’anno, per lui, è stato intenso e come tanti desidera che il 2023 risolva le tensioni internazionali ed economiche. «Gli anziani hanno ancora timore del virus, mentre gli altri cercano di risparmiare. Spero ci siano meno paure nell’anno che verrà».

«Mi aspetto che questa umanità si riprenda, che si torni a sorridere e che finisca la guerra», aggiunge l’artista Marina Fainardi che, insieme ad altre colleghe, ha aperto una galleria temporanea in via Nazario Sauro. «Politicamente è stato un anno un po’ al ribasso, anche se personalmente ripongo fiducia nel nuovo governo – spiega Stefano Trascinelli -. Ci sono state luci e ombre e ciò che desidero è che termini il conflitto e che smettano di soffrire delle persone che non c’entrano niente». Ezio Mutti è tornato dopo un periodo passato all’estero: «Sono felice di essere qui e per il 2023 mi auguro si possano recuperare, per esempio, le tradizioni e restituire un po’ di bellezza ai nostri viali e ai nostri parchi». Selam Samuel è una studentessa 20enne: i 365 giorni appena trascorsi sono stati per lei «un anno di compromessi»: «Dal 2023 mi aspetto di capire meglio come gestire la mia vita, perché alla mia età un giorno ti senti in un modo e un altro è tutto diverso». Anche per Natalia Vittoria Cocconcelli, sua coetanea, il desiderio è quello di imparare a decifrare la propria strada: «Terminato il liceo, sono andata a vivere a Bruxelles, dove ho iniziato a lavorare in un ristorante italiano. Per il prossimo anno vorrei ambientarmi nel mondo, perché sto facendo fatica a trovare il mio posto».

Giovanna Pavesi

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI