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INTERVISTA

Gene Gnocchi in scena a Fidenza

Gene Gnocchi in scena a Fidenza

di Mara Pedrabissi

31 Dicembre 2022, 03:01

Il neonato «Movimento del nulla» si presenta a Fidenza, il 20 gennaio. E lo fa dal palco del Teatro Magnani (ore 21, ingresso libero), trattandosi dell'ultimo spettacolo del sempre imprevedibile Gene Gnocchi: in pratica una divertente parodia della politica e dei partiti, che da un mese raccoglie consensi in tournée, come facilmente si può cogliere dallo spirito delle anticipazioni dello stesso Gene in questa intervista-chiacchierata a colpi di satira e “nonsense” che tanto “nonsense” poi non è...

Gene, alla fine anche tu ti sei fatto il tuo partito.

«Durante la campagna elettorale ho capito che era arrivato il momento giusto. Quello che non sono riusciti a realizzare né la pandemia né la guerra né l’asteroide lo possiamo fare noi. Diciamolo, ci avevamo sperato che pandemia, guerra o anche l'asteroide potessero azzerare l’umanità... invece no. Allora, tocca al Movimento del nulla far “tabula rasa” affinché le nuove generazioni crescano senza preconcetti».

Voi il «nulla» lo dichiarate proprio...

«Certo, c’è un programma che prevede soluzioni per ogni questione: la sanità, la scuola, i rincari dell'energia... per ogni problema c'è il Nulla».

Un po' in questo vi hanno aiutati i vostri predecessori...

«Una parte dello spettacolo è dedicata a loro. Il Pd ci aveva provato ma, come in tutte le cose che fa, non è riuscito a portare a termine il compito. Berlusconi c’era quasi riuscito ma la passione per la f*** ha preso il sopravvento. I 5 Stelle volevano aprire la scatoletta di tonno ma poi hanno capito che il tonno non era così male. Adesso tocca a noi...».

Dici “noi” perché avrai in mente dei ministri, un organigramma di governo...

«Non posso “spoilerare” ma tutto questo è previsto. Il pubblico assiste a una sorta di Leopolda: ognuno riceverà la tessera numerata del Movimento, ci saranno gadget, magnetini e magliette... C'è anche il parafulmine da casa che non l’ha nessuno!».

Come reagisce il pubblico?

«Chiaramente ride tantissimo... però è talmente stufo della politica che un po’ prende come un sollievo il Movimento del nulla».

Lasciando la politica, un'altra tua grande passione è il calcio: il 2 gennaio apre il calciomercato, cosa consigli al Parma?

«Sto seguendo il Parma molto attentamente perché spero sempre che vinca il campionato per due ragioni: una, perché Buffon ha detto che, se vince il campionato, può andare a controllare i cantieri come tutti gli altri “umarell”; due, per vedere al Tardini le partite di serie A. Mi sembra sempre sul punto di esplodere questo Parma e poi non esplode anche se ci sono dei giocatori che seguo con simpatia. Vázquez è il mio mito. Poi ci sono i giovani, come Bernabé, che hanno voglia di crescere... e devono crescere in fretta. Il consiglio, a questo punto, è di prendere un paio di difensori affidabili perché la difesa è ballerina...».

Non si può non parlare della tua famiglia: a Natale avete accolto Charlie, dopo la lunga assenza per il Grande fratello Vip.

«Veramente gli avevamo mandato un video-messaggio il giorno prima, dicendo che non c’era bisogno che tornasse. Invece si è presentato come un fulmine a ciel sereno, affamatissimo peraltro perché là non si mangiano mica i tortelli d’erbetta che fa mia mamma...».

A proposito, mamma Adriana, grandissima cuoca, cosa metterà sulla tavola per l’ultimo dell’anno?

«Metterà quello che dico io ora che mi sono dato alla politica. E cioè tortelli d'erbetta, pisarei e fasò, chicche della nonna; come secondo la rosa di Parma oppure l’anguilla fritta come la faceva Ario Botti a Vidalenzo, dove mi portava mio padre quando ero piccolo. E con questo menù dietetico possiamo rotolare nel 2023».

Mara Pedrabissi

© Riproduzione riservata

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