INDUSTRIA
L'export del Parmense ha sfiorato quota 8 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2022, con un robusto incremento a due cifre rispetto all'anno prima: +28,5%. Incidono i rincari che hanno caratterizzato l'anno ma anche la dinamicità degli ordini. Le locomotive dell'export restano tre settori: chimica-farmaceutica, alimentare e meccanica.
È il quadro che emerge dall'elaborazione dell'Ufficio studi dell'Unione parmense degli industriali (Upi) su dati Istat.
Nel terzo trimestre (luglio-settembre) Parma registra una crescita del 13% rispetto a un anno prima. Rispetto al secondo trimestre 2022, però, segna un calo congiunturale dell’8%. Una diminuzione che riguarda tutti i settori, ad eccezione del tessile-abbigliamento.
Gennaio-settembre
Nel periodo gennaio - settembre, il valore complessivo delle esportazioni di Parma e provincia ha superato i 7 miliardi 986mila euro, con un incremento in valore del 28,5% annuo. Questo risultato, sottolineano gli esperti dell'Upi, è influenzato dalla dinamica in crescita dei prezzi alla produzione ma anche alla dinamicità degli ordini nei primi mesi del 2022. A livello regionale e nazionale le esportazioni sono state superiori rispettivamente del 17% e del 21% rispetto al 2021.
I settori più forti
I maggiori contributi positivi alla crescita delle esportazioni nei primi 9 mesi dell'anno appena chiuso provengono da Chimica-farmaceutica (2.712 milioni di euro, +64,3%), Meccanica (1.358 milioni, 18,1%) e Alimentare (+17,3%). In particolare, il settore alimentare ha raggiunto il valore di 1,8 miliardi di euro, con variazioni positive per tutti i comparti che lo compongono. Crescono pasta, dolci, surgelati, precotti (+21%), conserve animali (+8%), lattiero-caseario (+11%), conserve vegetali (+27%) e molitoria (33%). Stazionarie le vendite dei prodotti ittici (2%), che avevano registrato un importante crescita negli ultimi anni.
Per quanto riguarda gli altri settori, l’impiantistica alimentare cresce del 4,5%.
Prosegue inoltre il recupero dei livelli persi nel 2020 dei settori del vetro (+18%) e del tessile-abbigliamento (+6,3%). Infine la gomma-plastica registra un incremento del 30%; cartotecnica e legno arredo +20%.
Dove arriva l'export di Parma
Le tendenze per aree geografiche evidenziano, sempre nel periodo gennaio-settembre 2022, un incremento tendenziale del valore esportato verso Unione Europea (17,5%), Europa altri Paesi (8%), Medio Oriente (+41%), Africa (+15%). Il calo delle esportazioni verso l’Asia, del 6% è collegato al rallentamento dell’economia cinese mentre il raddoppio delle esportazioni verso il Nord America va considerato come un fenomeno transitorio, legato alla domanda di prodotti farmaceutici.
Il commercio mondiale è risultato quindi ancora in crescita nel terzo trimestre. Secondo le ultime rilevazioni del Centro Studi Confindustria, tuttavia, la debolezza della domanda globale e l’incertezza geo-economica, dovuta al rialzo dei costi, specie energetici, consolidano le preoccupazioni per gli ultimi mesi del 2022.
r.eco.
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