RESIDENTI ARRABBIATI
Parte in salita il cammino che porta alla realizzazione de «La scuola nel parco», il nuovo istituto secondario di primo grado (scuola media) previsto dal Comune nell’ex area militare del Castelletto, tra via Zarotto e via Sidoli.
In queste settimane sono in corso i lavori di disboscamento dell'area in cui dovrà sorgere la scuola. Un intervento che ha scatenato polemiche tra i residenti della zona e in precedenza, l'intervento delle associazioni ambientaliste.
Il nodo della questione è legato alla scelta di abbattere tutti gli alberi (ad eccezione di otto piante, che saranno trasferite nello spazio confinante, non oggetto di lavori) nell'area in cui sorgerà la nuova scuola. Il Comune da parte sua precisa che si è trattato di una scelta obbligata, presa a seguito di una perizia di un agronomo, e assicura che le piante tagliate saranno rimpiazzate da nuove alberature.
I residenti di via Gronchi, guidati da Fiammetta Maria Rossi, sottolineano che «a suo tempo, l'amministrazione comunale, ci aveva rassicurati in più di una occasione, sul fatto che sarebbe stato tutelato il più possibile il verde esistente». Una promessa, che dal loro punto di vista, non è stata mantenuta. «Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un vero e proprio scempio - afferma - l'area è stata disboscata in modo totale e domani (oggi per chi legge ndr) sarà abbattuta anche l'ultima fila di pioppi rimasti lungo via Gronchi». «Ci appare incoerente - aggiunge - voler costruire una avveniristica «Scuola nel parco» tagliando tutti gli alberi esistenti per poi rimpiazzarli con nuove alberature che impiegheranno decine di anni per far tornare, parzialmente, l'area verde. Forse, almeno una parte degli alberi, si sarebbero potuti integrare all'interno di un progetto più conservativo». Fiammetta Maria Rossi rivolge quindi un ringraziamento «all'assessore De Vanna per aver ascoltato i residenti, anche se rimane l'amarezza per gli abbattimenti».
La replica dell'assessore
Francesco De Vanna, assessore ai Lavori Pubblici, è chiaro: «Se fosse stato possibile avremmo salvato tutte le piante. Gli abbattimenti, effettuati a malincuore, sono necessari per far partire il cantiere della nuova scuola che sorgerà nell'area».
I tagli sono stati preceduti da una perizia di un agronomo che ha effettuato un sopralluogo. «Le piante che si potevano salvare (otto) - precisa De Vanna - saranno spostate nella porzione del parco non toccata dai lavori. Altri alberi saranno sostituiti da nuove alberature che caratterizzeranno il nuovo polo scolastico, che sorgerà all'interno di un polmone verde». Quanto ai pioppi presenti al confine con via Gronchi, «sono stati stati interessati da un fatto spiacevole e pericoloso - ricorda De Vanna - dato che una pianta era caduta su un auto».
Oltre agli alberi, a breve saranno abbattuti tre edifici degradati presenti all'interno dell'area. «Si tratta di ex magazzini e sedi militari - aggiunge De Vanna - che si trovano nell'area in cui sarà costruita la scuola». I lavori «partiranno in estate - annuncia l'assessore - e dovranno terminare nella prima parte del 2026».
Il progetto
La nuova scuola ha un costo complessivo di 12 milioni di euro (9 finanziati da fondi Pnrr). La struttura, nel progetto di fattibilità iniziale, è composta da cinque «mini complessi» collegati tra loro, che ospiteranno cinquecento studenti divisi in sette sezioni e ventuno classi. Nel nuovo istituto dovrebbe essere trasferita la scuola media Puccini, che attualmente ospita 310 studenti, oltre ad alleggerire il numero di iscrizioni alle altre scuole dei quartieri Lubiana e Cittadella.
Luca Molinari
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