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Il caso

Disabile in difficoltà. Avitas: «Reintegrata un'assistente», lui: «Non è ancora avvenuto»

Disabile in difficoltà. Avitas: «Reaintegrata un'assistente», lui: «Non è ancora avvenuto»

21 Gennaio 2023, 03:01

Ancora stallo per la delicata situazione di Ivan Tavella, 44 anni, affetto da distrofia muscolare di Duchenne.

L'uomo, di origini calabresi ma da 24 anni a Parma dove, assieme al fratello Giuseppe (anche lui affetto dalla stessa malattia, scomparso nel 2014 a 42 anni) ha vissuto, e continua a vivere, in un appartamento protetto gestito dalla cooperativa «Il Quartiere di Avitas» di Parma, nel tempo ha visto aggravarsi la malattia. È quasi completamente paralizzato, inchiodato ad una sedia a rotelle, può mangiare solo cibo frullato, vive con un ventilatore polmonare e ha bisogno di assistenza continua.

Negli ultimi mesi la cooperativa Avitas, che si trova in un momento di crisi, a causa anche delle dimissioni di una delle due badanti che assistevano Tavella 24 ore su 24, aveva fatto presente che non era più in grado di garantire i crescenti bisogni assistenziali dell'uomo, il quale aveva sollevato la questione con la Gazzetta, che ha dedicato un articolo al caso il 6 gennaio scorso.

Il progetto ad hoc grazie al quale Tavella è riuscito a laurearsi in Legge a Parma, e continuare a vivere in relativa autonomia nella nostra città, vedeva inizialmente coinvolti Fondazione don Gnocchi, Comune di Parma, Avitas e Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, città d'origine di Ivan, che paga 60 mila euro annui per garantire le cure al disabile.

Già pochi giorni dopo l'uscita dell'articolo la cooperativa Avitas, con una lettera del rappresentante legale Sergio Andrea Ghiretti, aveva ribadito le difficoltà di garantire assistenza a Tavella a fronte di costi crescenti che, sostiene Avitas, non sono più coperti dalla cifra corrisposta dall'Azienda sanitaria calabrese.

È invece di questa settimana un'altra lettera dell'avvocato Ghiretti che informa le aziende sanitarie di Parma e Vibo Valentia, così come il settore sociale del Comune di Parma, Carabinieri, Guardia di Finanza e Procura della Repubblica (istituzioni alle quali Tavella si era rivolto per far valere i suoi diritti), oltre la Gazzetta di Parma, che la questione riguardo la retribuzione (per i mesi di ottobre, novembre e dicembre) di una delle due assistenti di Ivan Tavella è stata risolta e che la donna è rientrata al lavoro.

Una comunicazione che sembra far presagire una soluzione - almeno temporanea - alla questione, con il possibile rientro della signora nel ruolo di assistente di Tavella.

Ma per ora Tavella è, più che cauto, scettico: «Dal 20 dicembre sono rimasto solo con un'assistente. Ho ricevuto anch'io la lettera di Avitas, nella quale non si parla di un rientro della badante nel mio alloggio. La questione è ancora aperta. Continuo a combattere, finché la malattia me lo consentirà».

m.t.

L'Ausl risponde

«Spiace che le informazioni fornite tramite e-mail al signor Gatti non siano state complete, quindi utili a consentirgli di esercitare il diritto di scegliere il medico di base in modo tempestivo. Pertanto, per i possibili disagi arrecati, ci scusiamo». E' così che inizia la risposta dell'Ausl di Parma al nostro lettore.

«Dopo aver riscontrato che i medici indicati dal signor Gatti non avevano posti disponibili per accogliere nuovi assistiti, avremmo dovuto informare il cittadino che recandosi allo sportello unico-CUP avrebbe potuto verificare con l’operatore le disponibilità di altri medici da lui individuati in tempo reale. Ricordiamo infatti che la scelta del medico di famiglia può essere esercitata con due modalità: rivolgendosi allo sportello unico-CUP dell’Ausl, anche delegando una persona di propria fiducia (sedi e orari di apertura degli sportelli e il modulo di delega sono disponibili nel sito www.ausl.pr.it) oppure on line, tramite email all’indirizzo relativo alla propria residenza: distretto di Parma autocertificazioniparma@ausl.pr.it; distretto di Fidenza: autocertificazionifidenza@ausl.pr.it; distretto Sud-Est: autocertificazionisudest@ausl.pr.it; distretto Valli Taro e Ceno: autocertificazionitaroceno@ausl.pr.it seguendo le indicazioni disponibile nel sito www.ausl.pr.it.», continua la nota.

L’Azienda - viene poi specificato - non rilascia l’elenco dei medici con posti disponibili, perché si tratta di un dato suscettibile di continui cambiamenti e che pertanto perde di efficacia. Diverso è effettuare la verifica delle disponibilità allo sportello, dove in tempo reale l’operatore accede alle informazioni relative al medico scelto dal cittadino e contestualmente perfeziona detta scelta. Grazie a questa segnalazione, abbiamo arricchito la pagina del sito aziendale dedicata alla scelta del medico (e del pediatra) on line, esplicitando meglio tutte le informazioni utili».

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