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Sanità

«Scegliere il medico di base on line? Una vera odissea»

«Scegliere il medico di base on line? Una vera odissea»

di Chiara Cacciani

21 Gennaio 2023, 03:01

Ci siamo messi nei suoi panni: 27 anni appena compiuti, si è trasferito dalla Lombardia a Parma per lavoro e ha bisogno di trovare un nuovo medico di famiglia. Cosa fa? Apre il pc, va su un motore di ricerca e digita «parma medico di base». Il primo a comparire è un link dell’Ausl e la pagina a cui siamo indirizzati recita «Scelta e revoca del medico e del pediatra on line». On line, quindi bene, no? Benissimo.

Seguiamo pure le istruzioni: «La scelta del medico e/o del pediatra (anche temporanea) - recita la pagina web - può essere effettuata online scrivendo una mail al proprio distretto di residenza, allegando copia del documento di identità in corso di validità e copia della tessera sanitaria, insieme al modulo debitamente compilato». Promessa di risposta entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento dell'istanza, poco sotto gli indirizzi mail a cui scrivere e il modulo da poter immediatamente scaricare. Bene, no? Benissimo. Tempo stimato? Anche 5 minuti, volendo.

E infatti: documenti subito allegati, modulo compilato, inserito il nome di un medico come prima preferenza e uno in alternativa tra 109 in elenco. Clic: fatto. Per il nostro lettore, Matteo Gatti, questo è successo il 21 dicembre scorso. Ed è da quel momento che non va poi così bene. «Ci spiace comunicarLe che i medici da Lei indicati, al momento, sono privi di disponibilità. La invitiamo, pertanto, a rinviare la richiesta indicando ulteriori nominativi di medici», legge il 2 gennaio. «A quel punto, rispondendo alla mail, ho chiesto se non sarebbe stato più facile avere una lista di medici disponibili, ma - racconta- mi è stato risposto che quella lista non esiste». Gentilmente viene però accluso il link che permette di geolocalizzare gli ambulatori più vicini a casa.

E lui il 12 gennaio ritenta: documenti, modulo e stavolta cinque nominativi: tutti quelli possibili. «Almeno uno – si dice - mi accetterà, no?». No. Perché a distanza di qualche giorno arriva la stessa risposta: «Ci spiace comunicarLe che...» «Datemene uno voi d'ufficio», un po’ implora e un po’ si arrabbia il lettore. Ma d’ufficio no, non si può.

E allora eccoci qui a scrivere che bene no, non benissimo. Al momento, o si esercita l’infinita di pazienza di tentare la fortuna a colpi di 5 nominativi a volta, oppure - scopriamo andando per tentativi - resta l’alternativa poco smart ma garantita: il «vecchio» Cup, dove le operatrici hanno sott’occhio le disponibilità aggiornate.

Nella pagina visitata, il piano B, il Cup - è nascosto sotto la dicitura «Link utili»: più che a un salvataggio dalla burocrazia online, forse parrebbe più condurre – visti i tempi - a informazioni sull’influenza di stagione, o sulla normativa Covid in vigore o no. Diciamo che non «invita» ad essere aperto.

La doppia possibilità - va detto - è invece contemplata in un’altra pagina, quella a cui arriva (ma quanti lo fanno?) chi utilizza il motore di ricerca interno al sito dell’Azienda Usl. Lì compare come prima opzione e con le due strade possibili.

«Nel 2023, nel mondo ideale ci dovrebbe essere possibilità di fare tutto online e di sapere che disponibilità ci sono – commenta il lettore - . La lista di medici è infinita. Dall’esperienza che ho avuto deduco che ci siano persone dall’altra parte del pc che passano intere giornate a negare richieste perché il sistema è mal fatto. Perché proporre una procedura via web se è poi così arduo saltarci fuori?». «Io sono giovane e in salute, ma chi si trasferisce qui e ha necessità di essere seguito sin da subito? Tra l’altro, per una banale influenza, senza medico di famiglia non potrei nemmeno mandare un certificato di malattia all'azienda per cui lavoro». Non solo: «Arrivando da un’altra regione - rincara la dose -, anche il Fascicolo Sanitario Elettronico è inaccessibile sino a quando non avviene il cambiamento di medico». Un altro elemento per dire no, non benissimo.

Chiara Cacciani

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