MONCHIO
Puntare sull’outdoor, con la possibilità di ampliare l’offerta con nuove strutture, avviare la riqualificazione del punto d’arrivo della seggiovia e creare una nuova area camper. Sono tra le azioni del percorso di rifunzionalizzazione del comprensorio di Pratospilla, che guarda alla multistagionalità, all’estate, perché possa «coprire le spalle» all’inverno.
La rinuncia del gestore dell’impianto, che ha alzato le mani di fronte ai rincari impossibili da sostenere, è ora l’occasione per una nuova progettazione che guardi al futuro.
E la strada secondo la Provincia e il comune di Monchio è questa: rendere la località un luogo per praticare diverse attività sportive, adatta a tutti, sempre meno legata alla neve e allo sci, sempre più sostenibile e proiettata a vivere l’ambiente circostante, in sinergia e collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
«Le nevicate di questi giorni non cambiano la prospettiva di quello che dovrà essere Pratospilla», spiega il sindaco di Sorbolo e delegato provinciale al Patrimonio Nicola Cesari.
«Il futuro - prosegue - sarà legato all’estivo, all’outdoor, allo sport, ai giovani, al benessere, alla ricchezza ambientale che deve essere valorizzata. Una possibilità che se genera un indotto importante può aiutare ad avere un equilibrio migliore in inverno, se dovesse nevicare».
«Uno dei problemi della rinuncia del gestore è legato alle spese che, con gli aumenti oggi, non possono essere compensate da un estivo che ti possa dar forza di rischiare. Il nostro impegno da sempre, anche insieme al comune di Monchio, è perché anche la Regione faccia la sua parte e per questo ci siamo impegnati facendo i vari passaggi politici».
«C’è la volontà da parte dell’ente di essere vicini a un progetto sul tema outdoor, anche con investimenti che possono arrivare ad esempio per strutture sportive che arricchiscano le funzioni, per la Tana del lupo, arrivo della seggiovia, per il quale siamo in contatto con il Parco nazionale, e poi l’area camper, sulla quale prosegue la progettazione, visto anche l’interesse che suscita. Cose semplici ma necessarie per il rilancio non solo della stazione sciistica, ma di tutto l’Appennino, del patrimonio provinciale, del territorio».
«Come Provincia, insieme al comune di Monchio, di Corniglio e al Parco Nazionale e a Parchi del Ducato, stiamo progettando la Ciclovia dei 100 Laghi, da Pratospilla a Lagdei, e viceversa – annuncia -, che sarà percorribile dalla tarda primavera».
«Ci dispiace che in questo periodo invernale la stazione rimarrà chiusa, ma ci siamo subito resi disponibili con la Provincia per fare in modo che la prossima gestione sia legata e coinvolga il territorio», aggiunge il sindaco Claudio Riani.
«L’idea dei percorsi ciclistici e dei percorsi a piedi nasce proprio dalla volontà di coinvolgere il territorio, sia Pratospilla sia il crinale, patrimonio di tutti. Il cambio di gestione è l’occasione per gettare le basi, per un cambio di passo, per una progettazione a lungo termine. Ed è stato tracciato un percorso che, unito alla nuova gestione, potrebbe essere il veicolo di rilancio».
«Se il Comune dovrà investire siamo a disposizione – conclude -. Pratospilla è «un’impresa» importante, che dà lavoro, che crea un indotto sul territorio. Quindi saremmo dei folli per non investire in questa realtà».
Progetti che andranno ad arricchire il sistema e le offerte della stazione turistico sportiva, a beneficio anche della nuova gestione.
L’intenzione della Provincia infatti è quella di arrivare pronti e operativi alla stagione estiva e per questo l’ufficio attivo nella valorizzazione del patrimonio è impegnato nella predisposizione del bando di affidamento della gestione.
Maria Chiara Pezzani
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