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BUROCRAZIA LUMACA

Carta d'identità elettronica: a Parma l'attesa supera i tre mesi

Carta d'identità elettronica: a Parma l'attesa supera i tre mesi

di Pierluigi Dallapina

24 Gennaio 2023, 03:01

Attendere prego. Sono passati mesi dall'ultima inchiesta sui tempi di rilascio della carta d'identità elettronica, ma fino ad oggi nulla è cambiato. Nel frattempo, chi è costretto a mettersi in coda perde la pazienza e continua a protestare, come dimostrano le tante, tantissime le lettere arrivate in «Gazzetta».

Ieri mattina verso le 11.30, il primo posto libero al Duc era il 2 maggio. Tra più di tre mesi. Tutto normale? No, assolutamente no se si paragonano le lungaggini parmigiane a quello che accade a Reggio Emilia, Piacenza o Modena.

Confronto all'emiliana
Facendo un viaggio virtuale lungo la via Emilia, da Nord a Sud, si scopre che nelle città vicine gli appuntamenti all'Anagrafe hanno un altro passo, molto più veloce. Partiamo da Piacenza: ieri mattina il primo appuntamento disponibile per il rinnovo della carta d'identità elettronica era il 31 gennaio (6 posti disponibili), mentre il 1° febbraio i posti erano 8.

A Reggio Emilia, dove ci sono tre sportelli dell'Anagrafe, i tempi sono leggermente più rapidi rispetto a Piacenza. Il primo posto libero era infatti alle 8.40 di venerdì 27 gennaio all'Anagrafe Pieve, in via Fratelli Cervi. A Modena la coda va più a rilento. Chi ha provato a prenotare ieri mattina, usando sempre la modalità online, il sito del Comune dava questa risposta: «Prima disponibilità indicativa: lunedì 6 marzo 2023 alle ore 09:15». Si parla dell'Anagrafe centrale, in via Santi. Oltre un mese d'attesa, ma nessuna città emiliana eguaglia i ritardi di Parma.

Problema datato
Nel 2022, a inizio ottobre, le numerose lamentele arrivate in «Gazzetta» avevano imposto un'indagine sui tempi d'attesa e un primo confronto con quello che accadeva nelle altre città emiliane. L'articolo è stato pubblicato il 10 ottobre. Anche in quell'occasione il paragone è stato impietoso. Mentre a Parma occorreva aspettare tre mesi per il primo appuntamento, a Piacenza si poteva rinnovare la carta d'identità elettronica in meno di 24 ore, a Reggio servivano undici giorni e a Modena meno di 20.

Postazioni e richieste
Al Duc sono attive 10 postazioni autorizzate dal ministero dell'Interno ad erogare la carta d'identità elettronica, anche se la carta, stampata dall'Istituto poligrafico e zecca dello Stato, viene spedita a casa per posta direttamente da Roma, solitamente entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta allo sportello. A Parma, ogni mese, viene chiesto il rilascio di circa 2.500 carte d'identità elettroniche, cioè 30mila documenti all'anno. Ogni carta costa 22 euro ed è valida 10 anni.

Caccia al codice
Evoluzione del documento cartaceo, la carta d'identità elettronica permette di accedere a diversi servizi digitali della pubblica amministrazione. Un bel vantaggio. Ma attenzione, tutto si complica se non si hanno a portata di mano Pin e Puk, i due codici consegnati insieme alla carta.

Esistono casi - soprattutto tra i possessori delle carte più «vecchie» - in cui il recupero del Pin si è rivelato impossibile. Fino a pochi anni fa il codice poteva essere chiesto al ministero dell'Interno, che però ha trasferito la competenza ai Comuni. I quali non riescono a rintracciare i codici più datati. Insomma, un problema in più creato da una burocrazia che, fino ad oggi, continua ad abusare della pazienza dei parmigiani.

Pierluigi Dallapina

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