via emilia est
Dove si ballava nascerà un supermercato. E la stessa cosa potrebbe succede, a poche centinaia di metri di distanza, nello spazio dove si vendevano i mobili famosi per lo slogan «provare per credere».
Si preannunciano importanti novità per il settore del commercio nel quadrante est della città. E' infatti stata già approvata, e pubblicata all'albo pretorio, la delibera che autorizza la costruzione di un insediamento commerciale, di circa 1500 metri quadri, all'intersezione tra via Emilio Lepido e la tangenziale Nord. Lo spazio dove, tanto per capirci, per molti anni il Dadaumpa ha incarnato la dolce vita parmigiana.
Ma non solo: una seconda richiesta è stata presentata negli scorsi mesi ed è ancora all'esame degli uffici comunali che potrebbero autorizzare una secondo spazio per il commercio di grandi dimensioni in via Cicerone, nella sede ormai da anni abbandonata del magazzino Aiazzone.
Si tratta di due ampie metrature che andrebbero ad inserirsi in una zona dove gli spazi commerciali di certo non mancano. Come hanno subito fatto notare le associazioni di categoria. «Quello di via Cicerone, strada cieca, con un solo sbocco in entrata e in uscita sulla via Emilia Est, a 400 m in linea d’aria dal precedente discount e praticamente di fronte a un Conad esistente da tempo. Già queste indicazioni di per sé, utilizzate con buon senso, sarebbero sufficienti a comprendere l’assoluta necessità di riconsiderare il progetto», sottolinea con preoccupazione Antonio Vinci, direttore di Confesercenti Parma. - E' evidente come questi due progetti siano in forte contrasto con le politiche di supporto agli esercizi di vicinato che l’Amministrazione sta portando avanti insieme alle associazioni di categoria». Insomma, un grido d'allarme per due progetti che l'attuale Amministrazione ha ereditato dalla precedente ma che gli operatori vorrebbero fossero per quanto possibile ripensati.
«Il problema è essenzialmente politico. Sebbene il settore sia liberalizzato, è indubbio che si possano ancora fare delle scelte per incidere sul futuro della nostra città», prosegue Vinci che oltre sul tema strettamente legato al commercio punta il dito anche sul nodo viabilità. «Prevedere un nuovo discount all’imbocco della tangenziale andrebbe a congestionare tutta la viabilità cittadina. Sappiamo già cosa significhi percorrere oggi la tangenziale Nord in orari di punta; possiamo, quindi, solo ipotizzare le code chilometriche che si andranno a generare». Un tempo qui si ballava. Ora si preannunciano polemiche.
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