PERSONAGGI
È morto nel tardo pomeriggio di ieri, stroncato da un infarto, Massimo Marchinetti, 56enne commissario della Polizia Locale di Parma.
Figura stimata e molto conosciuta in città, faceva parte del corpo della Municipale da circa trent'anni e fin dal suo arrivo, si era sempre occupato dei servizi sul territorio. La sua morte improvvisa ha suscitato un grande cordoglio tra i colleghi della Municipale, increduli e addolorati per aver perso una figura di spicco della Polizia Locale, ma ancora prima un amico.
Vigile a San Leonardo
Quando ancora Parma era divisa in circoscrizioni, Marchinetti aveva lavorato per anni al San Leonardo, diventando un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere. All'inizio degli anni Duemila aveva fatto il concorso per diventare ispettore e da vent'anni a questa parte era uno degli ufficiali della Municipale. Grazie alla sua grande preparazione in materia giudiziaria e di Codice della Strada, teneva corsi di aggiornamento sia per il corpo di Parma che per la scuola regionale della Polizia Locale.
«Prima di fare l'agente della Municipale - ricordano alcuni colleghi - in gioventù aveva lavorato in un bar in borgo del Parmigianino. È sempre stato abituato a stare in mezzo alla gente, era una persona gioviale e positiva».
Il ricordo del sindaco
«Nella serata di ieri - afferma il sindaco Michele Guerra - ci ha improvvisamente e prematuramente lasciati il commissario Massimo Marchinetti. Una notizia che rattrista profondamente il corpo di Polizia Locale, il Comune di Parma e la città intera, che conosceva bene la competenza, l'equilibrio e la sensibilità di Massimo».
«Dovremo trovare la forza per riempire questo vuoto e dovremo trovarla restando uniti e portando avanti la cura e l'attenzione con cui il Commissario Marchinetti si occupava della città che amava - prosegue il primo cittadino - dalla vicinanza ai problemi delle generazioni più giovani all'azione nei quartieri. Si fa fatica a pensare che solo due giorni fa era con noi per le strade del San Leonardo. Esprimo a nome mio e di tutta la Giunta il più sincero sentimento di affetto e vicinanza alla sua famiglia in questo terribile momento di dolore».
Francesco De Vanna, assessore alla Sicurezza, afferma commosso: «Sono davvero senza parole perché con il commissario c'era un contatto quotidiano su tanti temi. Era sempre in prima linea e sapeva coniugare la competenza tecnica con il rapporto umano».
«Era stato protagonista - prosegue lo stesso assessore - del Progetto legalità e coesione che aveva coordinato, dando impulso alla figura dell'agente di comunità. Proprio venerdì scorso avevamo fatto il punto su questo progetto assieme al sindaco. Per tutti questi motivi e per le sue qualità umane perdiamo un riferimento importantissimo».
Luca Molinari
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