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giustizia

Auto nel cortile, perseguita la vicina: condannata

Auto nel cortile, perseguita la vicina: condannata

22 Febbraio 2023, 03:01

Di chi è il cortile condominiale? Di tutti e nessuno, in teoria. E di chi era il parabrezza dell’auto sempre parcheggiata appunto in cortile? Alla fine, se ne sarebbe quasi impossessata una vicina che non ne voleva sapere di essere intralciata, se non proprio nel passaggio, nelle manovre. Fossero stati multe per divieto di sosta, i fogli A4 da lei attaccati alla vettura avrebbero significato migliaia di euro da pagare. Invece, erano tasselli che alla fine hanno portato davanti al giudice per stalking la «messaggiatrice» e il marito. Tanto avrebbero pesato sulla destinataria da ingenerarle stress e ansia.

Il più delle volte c’era scritto «Divieto di sosta», ma anche «arroganti» o «maleducate». «Buongiorno» affissi ogni mattino presto. Alla fine diventati appuntamenti tra colei che li affiggeva e colei che li subiva (e puntuale fotografava o filmava la scena). Oltre che di sosta si è trattato di una questione di passaggi: incontrate sul portone, le giovani coinquiline dell’altrettanto giovane proprietaria dell’auto si sentivano domandare dall'imputata chi fossero mai. Quesiti più volte ripetuti (alle ragazze sarebbero stati anche chiesti i documenti, stando all’accusa). Non si parli poi dei loro amici o fidanzati, magari ospiti a cena, sottoposti a «identificazione» all'ingresso della signorile palazzina in zona Cittadella, magari con la torta in mano. Il lockdown parcheggiò tutti in casa (con l'auto fuori dal cortile) e obbligò alla tregua. Ma il problema si ripresentò dal maggio al novembre 2020: forse l'allontanamento sociale aveva reso ancora più ostile il termine vicini. Fino alla denuncia. Ieri, il giudice Alessandro Conti ha condannato l'imputata a 8 mesi (la sospensione della pena è legata al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di duemila euro e delle spese processuali e di costituzione di parte civile), assolvendo il marito, dopo che il pm Laila Papotti aveva chiesto un anno e 6 mesi per entrambi. La difesa annuncia il ricorso. L'auto è ancora parcheggiata in cortile.

rob.lon.

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