×
×
☰ MENU

TEATRO REGIO

Il trionfo di Arturo Brachetti

Il trionfo di Arturo Brachetti

di Pietro Razzini

22 Febbraio 2023, 03:01

Non bisogna lasciarsi trarre in inganno dal titolo: “SOLO” non ha visto Arturo Brachetti come unico protagonista sul palco del teatro Regio. Con lui c’erano almeno altri 65 personaggi diversi: questo è il numero dei "cambi d’abito", uno più uno meno, eseguiti dal più grande trasformista al mondo nella sua notte parmigiana, durante lo spettacolo inserito nella rassegna “Tutti a Teatro” realizzata da Caos Organizzazione Spettacoli in partnership con Arci Parma.

Una serata ricca di sorprese all’interno di uno show rodato da sei stagioni di tour ma capace ogni volta di riservare sorprese per il pubblico accorso anche questa volta numeroso. Il ritmo è incalzante e coinvolgente durante tutti i novanta minuti dell’evento: tra le novità proposte anche un guerriero della Casa di Carta, con annesse banconote da 55 euro “mitragliate” verso le persone in platea. Ma il repertorio di Arturo Brachetti è talmente vasto da rendere la serata al teatro Regio, un mix di affascinanti discipline in cui il “one man show” è maestro: impossibile non raccontare le emozionanti ombre cinesi, il simpatico mimo, la curiosa chapeaugraphie (vedere per credere), il magnetico raggio laser (in stile Matrix) e il rilassante sand painting. Tutte forme d’arte che regalano varietà a “SOLO-The Legend of quick” e rendono inimitabile l’evento che propone Brachetti. Non è un caso infatti che lo spettacolo sia stato applaudito finora da oltre 600mia spettatori in quasi 500 repliche, con innumerevoli sold out e inevitabili standing ovation. Anche nella nostra città l’effetto non è stato diverso, accompagnato da tanto stupore e scroscianti applausi provenienti da ogni palco. Ciò che sorprende è la capacità dell’artista di unire la tecnica alla creatività e alla fantasia, dando vita a personaggi originali e coinvolgenti che restano impressi nella memoria. Charlie Chaplin, Marilyn Monroe, Lady Gaga e molte altre icone di oggi e di ieri, prendono vita sul palcoscenico con forza e realismo impressionanti. Il tutto con la velocità di un lampo ma con una inaspettata profondità. Arturo Brachetti, aprendo le porte della propria casa magica fatta di ricordi e di fantasie, racconta la sua storia personale attraverso i personaggi che interpreta, svelando un lato più intimo e profondo che permette allo spettatore di connettersi con lui in modo autentico. Un’esibizione che, inevitabilmente, si manifesta come un’ode al trasformismo e alla capacità, nonostante il tempo che passa, di continuare a volare con la leggerezza di un giovane Peter Pan (rappresentato anche in scena) del panorama artistico mondiale.

Pietro Razzini

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI