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IL CASO

Il prorettore Storti: «L'Osservatorio meteo non chiuderà»

Il prorettore Storti: «L'Osservatorio meteo non chiuderà»

di Gian Luca Zurlini

03 Marzo 2023, 03:01

«L'Osservatorio meteorologico non solo non chiuderà, ma verrà potenziato sia nelle dotazioni strumentali che nell'organico». L'allarme lanciato due giorni fa dalla «Gazzetta» con la notizia del pensionamento di Paolo Fantini, da tempo unico addetto dedicato all'Osservatorio, che avrebbe fatto interrompere la serie storica delle rilevazioni di temperatura, pioggia, umidità e vento dopo 155 anni, l'Ateneo si è attivato in tempi record per l'amministrazione pubblica, trovando in una sola giornata le soluzioni per risolvere il problema.

«Soluzione immediata»
A illustrare alla «Gazzetta» le decisioni prese è Fabrizio Storti, prorettore con delega al Terzo settore e docente di Geologia dell'Università che le seguirà anche in prima persona. «Ammetto - dice subito - che siamo stati colti di sorpresa dalla notizia della possibile chiusura dell'Osservatorio. E questo perché, in una istituzione complessa nelle sue articolazioni come l'Università, i singoli pensionamenti sono pratiche che seguono iter definiti. Detto questo, mi preme sottolineare che l'Ateneo si è attivato in tempi rapidissimi, cosa non certo usuale per un'amministrazione pubblica, e nel corso della stessa giornata in cui è stato pubblicato l'articolo (28 febbraio ndr) abbiamo organizzato una riunione operativa alla quale ha partecipato anche Paolo Fantini e abbiamo trovato soluzioni che consentiranno non solo di proseguire l'attività del nostro Osservatorio meteorologico, ma anche di ampliarla».

«Più addetti e strumenti»
Il prorettore indica quindi cosa è stato deciso: «Come prima cosa vorrei ringraziare Fantini per la disponibilità che ha dato a proseguire volontariamente la sua attività di rilevazione dei dati, in modo da garantirne la continuità. Sul piano pratico, abbiamo deliberato l'acquisto di due nuovi stazioni meteorologiche digitali, una che verrà collocata a fianco di quella meccanica tradizionale di via D'Azeglio e l'altra che sarà invece posizionata al Campus dove già ne esisteva una, finita però in disuso per problemi di manutenzione. Inoltre, presto un tecnico andrà a ricoprire ufficialmente il ruolo svolto da Fantini, che lo affiancherà nel primo periodo per addestrarlo e inoltre arriverà anche un ricercatore, con il compito di elaborare i dati e le misurazioni anche in per studi sui cambiamenti climatici».

«Attività preziosa»
Il professor Storti sottolinea infine «che da parte dell'Università non c'è mai stata l'intenzione di chiudere una funzione storica e importante, tanto più nel periodo storico che stiamo vivendo, come quella del nostro Osservatorio meteorologico. E lo spunto del pericolo di interruzione è stato colto per programmare uno sviluppo importante in proiezione futura della sua attività». Il prorettore chiude infine ringraziando «Paolo Fantini per il lavoro svolto negli anni e per la disponibilità che ci ha dato. E sottolineo che per lui le porte dell'Osservatorio resteranno aperte finché lo vorrà».

Gian Luca Zurlini

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