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TRIBUNALE

Imbrattò il Battistero con una scritta: dovrà pagare 400 euro di multa

Imbrattò il Battistero con una scritta: dovrà pagare 400 euro di multa

08 Marzo 2023, 03:01

«Vadim suge pula 888 817 8244». Non è l'incipit insensato della giornalista in preda al delirio. Un nome maschile e due parole che in rumeno non sono nient'altro che una volgarità, unite a una sequenza di dieci numeri che molto probabilmente sono un numero di telefono. Ma al di là del significato triviale, ciò che è certo è che la scritta è stata impressa quattro anni e mezzo fa sul marmo del Battistero di Parma. Un'«opera» ignota solo per una parentesi brevissima, visto che la sera stessa del 29 settembre 2018 l'autore, moldavo ma residente a Parma, è stato identificato. Allora aveva 18 anni compiuti da un paio di mesi, e ora, dopo essere finito sotto processo per deturpamento e imbrattamento di cose altrui, ha deciso di patteggiare: 400 euro di multa, questa la pena concordata con il pm Massimo Porta, che ha ottenuto il via libera del giudice Francesco Matteo Magnelli.

L'aveva vergata sul lato sud del Battistero con un pennarello di colore blu, la sua iscrizione. Difficile che passasse inosservata, perché al di là della lunghezza (una trentina di centimetri), era alta almeno una spanna. Ma, in ogni caso, quella sera di settembre lui e gli amici avevano avuto modo di farsi notare e sentire. Così, affacciata alla finestra di casa, un'abitante di uno dei palazzi a pochi metri dal Battistero aveva visto il ragazzo imbrattare il gioiello dell'Antelami. Certo era buio, ma la zona era illuminata e dalla distanza ravvicinata della finestra aveva registrato corporatura, taglio di capelli e abbigliamento.

Inconfondibile all'interno del gruppo di amici. Così, appena l'aveva visto in azione, la donna aveva chiamato la polizia municipale. Gli agenti erano arrivati in breve tempo, ma il gruppo di giovani si era già allontanato. Insieme a lei, avevano però deciso di incamminarsi per i borghi del centro per vedere se i ragazzi fossero comunque rimasti nei paraggi. Giro a vuoto, purtroppo.

Ma l'attesa non era durata molto. Dopo un quarto d'ora infatti, il gruppo era tornato accanto al Battistero. Dove la pattuglia della Municipale era rimasta per raccogliere ulteriori informazioni dalla testimone. Ma non era stato necessario rimettersi sulle tracce del «ricercato». Era lì, davanti a loro: riconosciuto immediatamente dalla donna.

Georgia Azzali

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