Nasce la Confraternita della «Picaja»: amore per il buon cibo

Solignano Le Confraternite con il loro amore per il buon cibo e il buon bere, contribuiscono a mantenere salde le radici culturali, spesso unendo una piacevole e sana goliardia all’amore per le tradizioni e il territorio. È nato a Solignano, con sede sociale in via Fondovalle 24, il circolo enogastronomico la «Confraternita della Picaja», ispirato al nome dialettale di un piatto tipico del parmense.

L’intento principale della Confraternita consisterà «nella capacità di trasmettere all’esterno l’impegno, la passione, l’amore per questa nostra terra, per valorizzarne non solo gli aspetti culinari, ma per dirla in poche parole il vivere bene della nostra provincia», ha spiegato Alberto Anelli.

La Confraternita è costituita da un gran duca (presidente), carica ricoperta da Luigi Calzone, coadiuvato da Alberto Anelli, marchese (vicepresidente), dal conte (tesoriere), da un gran consiglio di vassalli (consiglieri) e dai confratelli della associazione.

I soci fondatori del circolo sono accademici della cucina e appassionati di piatti tipici e locali del parmense: Alberto Anelli, Gianluca Baccarini, Luigi Calzone, Daniela Ferrante, Luigi Gallina, Amedeo Gervasi, Emio Incerti, Angelo Lefenni, Francesco Mariani, Daniele Musini, Elide Paride, Italo Pizzati, Mauro Repetti, Andrea Riccò, Fabio Romani, Aldo Seminelli, Giordano Spano, Giovanni Spartà, Alberto Spisni, Roberto Stretti, Igina Strini, Thelma Tapertinhez, Maurizio Trapelli e Paolo Zamboni.

Il logo della Confraternita riproduce una maschera storica parmigiana, «Bargnocla», con una piccola trasformazione a vitello, con in bocca il rosmarino e in bella vista un piatto di picaja ripiena, con in evidenza i colori di Parma, lo scudo crociato, il fiore di Parma, la violetta e la corona simbolo del Ducato.

Il costume, invece, sarà un mantello colore blu Parma con contorno giallo Parma e il logo, mentre il cappello, solo per il gran duca, avrà i colori del mantello e la forma del cappello della maschera di Parma.

Valentino Straser