La gazza ladra
Più che “già” benedetta, è da benedire e con un bravo officiante: dopo trent’anni dalla sua precedente conduzione televisiva, Loretta Goggi è riapparsa n nella prima serata di Rai1. Per milioni di italiani che l’hanno vista diventare grande dentro il piccolo schermo, dev’essersi trattata di gioia pura, come se un talento così grande avesse di nuovo rioccupato il ruolo che merita, di fronte ad una stragrande truppa cammellata di idoli senza corpo, villani e smargiasse, chi bravo ad ammiccare o a mostrare come si fa un “accavalla e scavalla” mentre ci si avvilisce davanti al televisore come avessimo preso una badilata in fronte.
Non che Loretta sia stata in ibernazione dalla fine dello scorso millennio (tanta tv come attrice in fiction, altrettanta come presenza, vedasi le innumerevoli edizioni di Tale & Quale, l’ultima terminata solo un paio di settimane fa) ma stavolta è tutto sulle sue spalle o quasi… Ciò che sconcerta è come la tv “moderna” non sia in grado di reggere e supportare talenti di questa grandezza: non si dice niente di nuovo nell’affermare che Loretta è la migliore imitatrice di sempre, non si rivela nessun mistero nel considerare la sua voce una meraviglia delle sette note, e allora, è normale che venga voglia di vederla o sentirla di nuovo in azione …Non che c’abbia provato, la Signora se l’è tirate su le maniche, (non quelle dell’abito da sera nero e lustrini dove l’ hanno imbustata fin troppo), e allora, ovviamente pre-registrate, fuoco & fiamme con una divina performance protagonista una “celeste” Elisabetta Regina d’Inghilterra, che dal Paradiso manda «Fuckingam Palace» il suo parentado terrestre e poi… Poi ecco che deve, tornati in studio, stare seduta, su una poltroncina di quelle basse ma così basse che ti ci vorrebbe un argano per tirarti su con grazia, mentre la scena fa ruotare la struttura e ci sono gli «Ospiti», quelli cui fare un regalo (nel programma hanno infilato di sghimbescio un altro format, dove il convocato realizza un sogno, cantando, duettando “virtualmente” con una superstar scomparsa: Mietta non può credere che la sua partner sarà Mia Martini e Anna Tatangelo, che era ragazza fino a ieri e oggi è una “Milf” di tutto rispetto, ha di fianco nientepopò di meno che Withney Houston con la quale s’avventura in un sentiero in salita che, pur brava, la lascia indietro nota dopo nota).
Come sfilacciati da un tessuto già poco consistente di suo, nulla o poco possono fare Luca e Paolo, i soldatini di raccordo, come non saper tirar le fila quando serve per una maestosa Goggi d’altri tempi: vicino all’abisso, l’intervento di Heather Parisi, compagna di viaggio di un Fantastico condotto da Loretta e da Beppe Grillo (che nostalgia rivederlo in quel ruolo, un altro mondo, un’altra epoca): le due, sedute a rileggere lettere e biglietti dei bei tempi che furono, ne pescano uno, diciamo, “anomalo”. «Tutto bellissimo, bravi davvero tutti, peccato solo quella ballerina», firmato Lorella C. No, la Goggi non merita il trivio, l’allusione pesante, merita le giuste luci, l’approssimativo della mediocrità le gira intorno, ma non la riguarda… Buona domenica.
Mauro Coruzzi
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