LA TRAGEDIA DI BORGONOVO
Sissa Trecasali Paesi in lacrime e tanti amici disperati che non si danno pace per l'accaduto. Dopo il tragico incidente di sabato sera, in seguito al quale ha perso la vita Sara Loiero, ventiduenne originaria di Crucoli Torretta, nel Crotonese, si rincorrono le testimonianze di cordoglio.
Una è arrivata dal sindaco del paese calabrese, che ha diffuso la lettera di un'amica di Sara. «Saruccia - si legge - mi hanno dato la grande responsabilità di raccontare chi eri, ma come si spiega tutta quella felicità racchiusa in una sola persona? Se penso a te mi viene in mente la positività, una ragazza sempre piena di energia, che sapeva divertirsi e che era sempre pronta a supportare e aiutare quando poteva. Ora, anche se difficile, in qualche parola provo a raccontarvi di Sara, o come ci piaceva chiamarla “Saruccia”. Da qualche mese si era trasferita a Parma dalla Calabria, perché come si dice al nostro paese: “cambi posto e cambi fortuna”. Lei era alla ricerca della sua di fortuna. Aveva tanti sogni e non era una che si accontentava, anzi era molto selettiva. Voleva iniziare una scuola di make up artist ed era brava in trucco e parrucco, anzi proprio era portata per questo. Aveva sempre un make up impeccabile e guai a uscire di casa in condizioni che non le piacevano, non era da lei!».
«A Sara - prosegue - non si poteva non voler bene, come figlia, come sorella e come amica, perché una risata così contagiosa non te la scordi facilmente. Aveva tante amiche e amici che la adoravano esattamente per quella che era: spontanea, positiva, sempre con la battuta pronta. E sopratutto, oltre a suo fratello Pasquale, aveva tanti fratelli acquisiti, i suoi cugini, con cui si divertiva da matti, perché lei portava sempre con sé tanta voglia di vivere e riusciva a trasmettertela tutta. Era alla ricerca della propria strada e aveva il desiderio di viaggiare, stava mettendo da parte i soldi per un viaggio speciale. Ma purtroppo si sa, la vita è imprevedibile e ora Sara è partita per un viaggio con biglietto solo andata, destinazione: Paradiso. Mi chiedete se era felice? Lo era, eccome se lo era. Era un concentrato di energia positiva. Ora di lei ci resta il meraviglioso ricordo di una ragazza speciale, che ha assaporato ogni istante della vita, ma ci resta anche il grande insegnamento di non dare mai nulla per scontato. Sara ci ha insegnato tante cose, ma quella più importante ce l'ha ricordata quando è volata via: la vita è un soffio e va vissuta a pieno in ogni suo prezioso attimo. A te che stai leggendo, voglio ricordare di vivere, ridere, viaggiare, respirare ogni briciolo di aria possibile, sfruttare al meglio ogni momento come se non ci fosse un domani. Ami i tuoi genitori, i figli, gli amici? Diglielo. Gridaglielo con tutto il fiato che hai, perché il tempo non è infinito e nessuno potrà mai restituirlo. È un invito a riflettere su quanto sia importante dare valore alla vita, perché si sa, alla fine bisogna prenderla come viene, ma merita sempre e comunque di essere vissuta al massimo».
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