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Calestano

Il falegname Lionello Rotelli, 90 anni magici e ancora in bottega

Il falegname Lionello Rotelli, 90 anni magici e ancora in bottega

di Antonio Rinaldi

22 Marzo 2023, 03:01

 Lionello Rotelli, 90 anni e in bottega tutti i giorni, dall’alba al tramonto.

L’artigiano del legno di Marzolara è stato premiato dal comune di Calestano con una targa nella quale è riportata la frase «Si può apprendere un’arte solo nelle botteghe di coloro che con quella si guadagnano la vita». Il sindaco Francesco Peschiera nei giorni scorsi ha voluto consegnare personalmente il riconoscimento all’anziano falegname che di abbandonare il suo mestiere proprio non ne vuole sapere; la piccola cerimonia è avvenuta nelle vecchie carceri, ora adibite a locali per mostre, di cui immancabilmente, qualche anno fa, Rotelli ha restaurato i portoni.

La storia di Lionello parte da molto lontano, non solo per la sua età, ma anche per il fatto che già suo padre era falegname a Lesignano Palmia e lui già da piccolo iniziò a prendere confidenza col mestiere.

«Fu a 10 anni che presi in mano le prime assi; eravamo in guerra, i nostri soldati erano in Russia, e le mamme erano invitate a fare calze di lana che venivano poi mandate al fronte; dunque servivano cassette di legno per le spedizioni e allora mi ricordo che con mio papà, tagliavamo le assi per poi far le cassette, lo facevamo con quella sega» e Lionello ci indica una grossa sega che è appesa al muro dell’ufficio, insieme ad un’altra piccola collezione di strumenti per la lavorazione del legno che furono del padre.

Fino a vent’anni Rotelli lavorò nella segheria di famiglia, poi si trasferì nella falegnameria Barozzi a Sant’Ilario Baganza. Era una struttura più grande con mezzi più moderni e gli consentì di diventare ulteriormente esperto nell’arte; quindi nel 1972 insieme al cugino si aggiudicò un grosso lavoro e a quel punto, non senza un po’ di dispiacere, dovette comunicare al suo datore di lavoro che si sarebbe messo in proprio e da lì iniziò la storia della sua azienda.

Fino al 1992 lavorò con il cugino a Calestano, avevano la falegnameria e una piccola esposizione di mobili. Poi i due decisero di separare le attività gestendole con le rispettive famiglie e fu allora che Lionello si trasferì a Marzolara dove ancora oggi risiede e lavora.

Dei tre figli, Daniela Angela e Gianluca, a dargli una mano fu da subito il figlio maschio (59 anni oggi) che dopo aver fatto il servizio di leva nei carabinieri si dedicò all’attività di famiglia, più tardi arrivò anche il nipote Marco (35 anni oggi) che tuttora lavora con il padre e il nonno, è molto appassionato, e rappresenta il futuro dell’attività.

Tantissimi i lavori portati a termine negli anni, tutti di soddisfazione e alcuni anche di prestigio; «Abbiamo lavorato molto per il Convento delle Clarisse cappuccine di Parma, in particolare per il restauro di mobili d’epoca, e poi ancora abbiamo fatto tante opere per case e ville qui nei dintorni - dice mostrando un enorme portone che andrà in una casa nel centro di Calestano - Questo l’ho fatto tutto io dovevano solo aiutarmi a girarlo per il grande peso». Ma perché Lionello a 90 anni trascorre ancora la maggior parte delle sue giornate in bottega? «Lavorare mi diverte - dice - mi piace fare le cose e farle bene, e quando viene sera voglio anche che il lavoro sia finito; ed è questo il motivo per cui spesso lavoro anche fino a tardi la sera, specialmente d’estate».

Quando qualcuno gli rimprovera di essere poco presente in paese, lui ama rispondere che è «agli arresti domiciliari»; e d’altra parte a separare la bottega dalla sua casa c’è solo un piccolo corridoio, ed evidentemente con una passione così grande, il richiamo del legno, nonostante l’età, è ancora irresistibile.

Antonio Rinaldi

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