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IL CASO

Ospedale Vecchio, si riparte dall'inizio

Ospedale Vecchio, si riparte dall'inizio

di Gian Luca Zurlini

22 Marzo 2023, 03:01

Dove eravamo rimasti? Si potrebbe partire da questo per illustrare l'infinita «telenovela» in cui si sta trasformando la vicenda della ristrutturazione dell'Ospedale Vecchio, in particolare della cosiddetta «Grande Crociera».

Si riparte daccapo

Vediamo di fare ordine: la storia inizia nel 2016 quando il progetto di trasformazione della «Crociera» in museo multimediale viene inserito dal Comune, assieme ad altri cinque, nella richiesta di finanziamenti allo Stato per il cosiddetto «Bando periferie» per un importo di 6 milioni 540mila euro. Tra stop burocratici e lungaggini delle procedure il «sì» definitivo al finanziamento arriva solo nel 2020. Parte quindi l'iter per l'appalto che il 17 settembre del 2021 Parma Infrastrutture aggiudica a un Ati composto da Cooperativa edile artigiana e Cagozzi Gian Paolo. Sembra l'avvio di una strada in discesa e invece il cantiere di fatto non parte, tanto che già a maggio 2022 viene contestato il mancato rispetto dei termini contrattuali all'impresa. Mancato rispetto che sfocia in un fallimento della Coop aggiudicataria che costringe il Comune a ripartire di fatto daccapo nell'iter partito 6 anni prima.

Nuovo progetto esecutivo

Con un passo da lumaca, dovuto anche ai lunghi tempi della procedura fallimentare, si arriva così a giovedì scorso, quando la Giunta comunale approva un nuovo progetto esecutivo dei lavori, condizione necessaria per procedere alla gara di appalto per la realizzazione dell'intervento. Nel mezzo, però, c'è stato anche l'aumento delle materie prime e così il costo è «lievitato» di 2 milioni di euro, portando la spesa a 8 milioni e mezzo, di cui 6 e mezzo finanziati dal Bando periferie (che prevedeva una scadenza per la conclusione dei lavori pena la perdita del finanziamento, fortunatamente prorogata), mentre il resto uscirà dal bilancio comunale.

Il «doppio» cantiere

Tutto risolto? Neppure per sogno, perché nel frattempo il Comune si era attivato per richiedere, ottenendoli, anche fondi del Pnrr per una parte ulteriore della riqualificazione della Grande Crociera, che avrebbe dovuto però essere successiva alla conclusione dei lavori del Bando periferie. Come noto, i cantieri collegati al Pnrr devono concludersi entro l'inizio del 2026. E a questo punto si pone il problema della convivenza di due cantieri sovrapposti nello stesso luogo, di fatto non praticabile se le imprese sono diverse. Con i fondi che arrivano da due capitoli diversi ora si sta lavorando a una soluzione che consenta, finalmente, di partire col cantiere e di arrivare al 2026 (a 10 anni dall'avvio della procedura e a 13 dalla revoca del project financing per cui il Comune deve pagare un milione e mezzo) con la Grande Crociera ristrutturata e aperta ai cittadini.

Gian Luca Zurlini

© Riproduzione riservata

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