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Teatro Regio

«Adriana Lecouvreur», le pagelle: il voto più alto è per Sgura, il più basso per Massi

«Adriana Lecouvreur», le pagelle: il voto più alto è per Sgura, il più basso per Massi

di Lucia Brighenti

26 Marzo 2023, 03:01

MARIA TERESA LEVA 8½ (Adriana Lecouvreur)

Il soprano interpreta con sensibilità il suo ruolo, è capace di finezze e pianissimi, non abusa mai del suo mezzo vocale (che pure è vigoroso) e lo impiega solo quando necessario alla drammaturgia. La sua Adriana è meno primadonna, più donna con le sue fragilità.

RICCARDO MASSI 6½
(Maurizio)

Il tenore ha un bel timbro ma l’emissione della voce risulta a tratti un po’ al limite, e il suo sembra il personaggio meno a fuoco in quest’opera. Il pubblico gli ha comunque tributato numerosi applausi, manifestando il proprio gradimento.

CLAUDIO SGURA 9 (Michonnet)

Il baritono è pienamente a suo agio in questo ruolo: voce impeccabile, sempre capace di emergere anche nei momenti in cui l’orchestra non lesina sul volume, sa dare rilievo musicale a un personaggio che miscela passione amorosa e istinto paterno.

SONIA GANASSI 8 (Principessa di Bouillon)

Il mezzosoprano dimostra l’esperienza che ha guadagnato calcando i palcoscenici di tutto il mondo. Qui al suo debutto nel ruolo della Principessa di Bouillon, la interpreta con autorevolezza, ricevendo ovazioni dal pubblico di Parma, che da sempre la ama.

FRANCESCO IVAN CIAMPA 7 (maestro concertatore) alla guida dell’Oerat

Il direttore d’orchestra tiene bene assieme buca e palcoscenico, tutto fila anche se con qualche rinuncia alla levità e ai respiri che la musica di Cilea racchiude, nonostante la densità dell’organico orchestrale impiegato. L’orchestra finisce così per coprire talora qualche voce.

ITALO NUNZIATA 7
(regia)

Lo spettacolo con le scene di Emanuele Sinisi, le luci di Fiammetta Baldiserri, gli eleganti costumi di Artemio Cabassi e le coreografie di Danilo Rubeca risulta funzionale, rispetta il libretto e ha il pregio di lasciare in primo piano la musica.

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