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La storia

Bocelli, ricercatore fidentino al lavoro per l'Agenzia spaziale europea

Bocelli, ricercatore fidentino al lavoro per l'Agenzia spaziale europea

31 Marzo 2023, 03:01

C’è anche un fidentino, Michele Bocelli, al secondo anno di dottorato di ricerca in ingegneria industriale, all’interno di un progetto denominato Deploy!, selezionato dall’Agenzia spaziale europea, per poter testare degli scambiatori di calore durante un volo parabolico, al fine di ricreare condizioni di assenza di gravità. Il progetto è stato ideato da un team di sei studenti di Pisa, Parma e Brighton. «Oltre allo sviluppo di una nuova tipologia di scambiatore di calore – ha spiegato Michele Bocelli - in questo progetto si andrà a studiare una innovativa tecnica di monitoraggio del dispositivo stesso: la termografia. Grazie a questo metodo, sarà possibile analizzare e monitorare il funzionamento dello scambiatore a “distanza”, senza cioè applicare su quest’ultimo dei sensori: infatti quello che faremo sarà scattare delle “fotografie termiche”. Grazie a questo set di “foto” scattate con la termocamera, sarà possibile analizzare la temperatura esterna dello scambiatore di calore e, tramite la risoluzione del “problema termico inverso”, già oggetto di studio del professor Fabio Bozzoli e del suo gruppo di ricerca, al Dipartimento di ingegneria industriale di Parma, sarà possibile, partendo dalla temperatura superficiale, valutare come e quanto sta funzionando il dispositivo».

L’ innovativo dispositivo tecnologico sviluppato dal Dipartimento di ingegneria dell’Ateneo pisano è stato sottoposto a una sperimentazione ideata da sei studenti delle università di Pisa, Parma e Brighton su un volo parabolico dell’azienda Novespace a Bordeaux in Francia.

Si chiama Deploy! ed è un progetto internazionale di ricerca scientifica e tecnologica selezionato dall’Esa , l’Agenzia spaziale europea, nell’ambito del Petri Programme. Il Deploy! Project è l’ultimo di una lunga lista di vincitori provenienti dalle università coinvolte, come Phos, U-Phos e Hympact dall’Università di Pisa e Php da Brighton. Il soggetto della ricerca è un nuovissimo dispositivo di trasporto di calore chiamato Deployable pulsating heat pipe flessibile. La Php flessibile è un dispositivo a primaria applicazione spaziale e ha necessità di essere testato in microgravità. Le sue applicazioni possono essere variabili, ad esempio può essere utilizzata per ripiegare automaticamente i radiatori per ridurre il rischio di collisioni con detriti. Le Php sono una soluzione altamente promettente per le applicazioni spaziali e terrestri e la loro flessibilità è il prossimo passo evolutivo necessario al loro progresso.

s.l.

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