×
×
☰ MENU

viaggi

Pasqua catalana

Pasqua catalana

di Luca Pelagatti

01 Aprile 2023, 12:00

Se si pensa al periodo di Pasqua in Spagna vengono subito in mente le processioni dell'Andalusia, gli incredibili riti della Settimana Santa tra Siviglia e Cordoba. Ma tutta la Spagna, in realtà, celebra il periodo pasquale e la Catalogna (www.catalunyaexperience.it/), con Barcellona in testa, non fa eccezione come è logico in una terra dalla forte vocazione cattolica e dalle radicate tradizioni. E quindi questo è il periodo perfetto per saltare su un aereo e andare a mescolarsi con la gente catalana che mantiene in vita celebrazioni tramandate ininterrottamente da centinaia di anni che sono un aspetto importante della cultura popolare.
In Catalogna una delle feste più sentite è la Via Crucis «vivente» di Sant Hilari Sacalm, un paese di poco piiù di 5000 abitanti, non molto lontano da Girona, immerso in un contesto naturale selvaggio, che durante l'anno attira gli amanti delle attività outdoor.
Qui, da oltre 300 anni si svolge la Via Crucis «vivente», uno degli spettacoli più emozionanti della Catalogna che attira visitatori anche dall'estero. Come tutte le processioni pasquali, ha luogo il Venerdì Santo e vi prendono parte oltre 250 attori che – con una spettacolare mise en scène – da Plaça de L’Església al Cerro de la Vaga, alla periferia della città, attraversano le quattordici stazioni del cammino di Gesù alla crocefissione.
Le figure più emblematiche di questa Via Crucis, insieme a quelle religiose e ai misteri, sono i soldati romani (detti Armats) che per tre ore, al ritmo scandito da tamburi, marciano per le strade della città, accompagnati dal suono delle lance quando queste toccano il pavimento.

Uno dei momenti più emozionanti della Via Crucis “vivente” è invece il Calvario, il culmine della processione, quando la superba interpretazione degli Armats, insieme ad un’eccellente illuminazione e all’acustica della musica, riesce a turbare sia gli abitanti del luogo che migliaia di visitatori che si radunano per l’occasione.
Da vedere, in questa regione spagnola, è sicuramente anche la Danza della Morte che si svolge a Verges, un piccolo villaggio a nord di Barcellona, lungo la Costa Brava e che si tiene il Giovedì Santo.
La processione inizia a Plaça Major e attraversa gli angoli più caratteristici del centro storico della città medievale, circondata da mura e torri di fortificazione con un passaggio in due punti particolari: il primo è la cosiddetta via delle Lumache, un vicolo stretto che i residenti abbelliscono con lampade a olio realizzate con gusci di lumache che creano una atmosfera molto particolare. Il secondo è il vero momento clou della celebrazione e si chiama, appunto, «Dansa de la mort»: si tratta di un vero balletto a cui prendono parte cinque danzatori vestiti di nero, con uno scheletro dipinto sui vestiti e una maschera a forma di teschio, accompagnati dal suono ritmico e ripetitivo del tamburo. Il «Capdanser» è il capofila e guida la danza, girando e rigirando con una grande falce; il Banderer porta una bandiera nera, si posiziona al centro della piazza ed è accompagnato da due scheletri gemelli interpretati da bambini, ognuno dei quali porta in mano piattini di cenere. Infine, un ultimo scheletro porta un orologio che simboleggia l’imprevedibilità della morte.
Ma forse la celebrazione più interessante è quella che si svolge a Terragona, in costa Daurada. E infatti è stata inserita tra gli eventi «Patrimonio d’interesse nazionale». Anche qui, le celebrazioni in occasione della Settimana Santa, sono particolarmente sentite dagli abitanti e tradizione e spiritualità convivono per le vie della città durante la processione del Sant Enterrament che attraversa la Part Alta, il centro storico di Tarragona che, in questi giorni, si trasforma in un luogo magico, animato dal suono degli Armats (soldati romani) e dalla bellezza dei carri allegorici.
Una tradizione che risale all’anno 1550, ma che oggi segue un preciso protocollo del 1860 e vede la partecipazione di più di 4.000 persone suddivise tra undici confraternite e corporazioni che accompagnano i diciannove misteri della Processione.

Idee

In tavola
I piatti tradizionali
Come ogni festa vuole, anche la Catalogna nel periodo della Setmana Santa porta in tavola alcune pietanze rappresentative di questo periodo, ad iniziare dai piatti a base di baccalà proposto in diverse varianti (in padella, con i ceci o con le patate), i bunyols de Quaresma, dolci a base di farina fritti in olio e poi zuccherati e vari tipi di carne alla griglia, servite spesso su delle tegole, fino alle leccornie pasquali. Oltre alle uova, in Catalogna assaggerete la Mona di Pascua, una torta decorata con uova di cioccolato, piume e una o più figure a rappresentare il mondo delle fiabe.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI