Ambiente
Ci sono «lezioni» che non si svolgono in aula. E durante le quali non serve prendere appunti, ma bisogna riporre penne e quaderni nello zaino. Magari per prendere in mano guanti, sacchi, pinze. Come hanno fatto ieri più di venti studenti di una classe seconda dell’Isiss Giordani, coinvolti da Intercral e dal loro docente di geografia ed educazione civica Massimiliano Anchina in un progetto di pulizia dell’argine da ponte Italia a ponte delle Nazioni.
«Ogni domenica Intercral organizza alcuni gruppi di cittadini volontari per ripulire i vari quartieri della città. Stamattina (ieri per chi legge, ndr) ampliamo il progetto, coinvolgendo anche la scuola superiore Giordani: siamo molto contenti - afferma Mauro Pinardi, presidente di Intercral, accompagnato dalla volontaria Albina Cavazzini -. È molto bello vedere dei giovanissimi impegnarsi per un obiettivo comune e per il benessere della città».
L’esperienza «fuori aula» si inserisce nel percorso scolastico di educazione civica. «Quando ho proposto agli studenti di svolgere l’attività di pulizia dell’argine e quindi di trattare il tema della sostenibilità, ho ricevuto risposte cariche di entusiasmo - rivela il professor Anchina -. Attività come queste sono un esempio di costruzione delle competenze trasversali e sono un’ottima occasione per rendere consapevoli i ragazzi di essere anche loro cittadini, parte integrante di una comunità».
Dopo una mezz'oretta di organizzazione e spiegazione su come raccogliere i rifiuti e differenziarli, è tutto pronto per mettersi all’opera. «È la prima volta che faccio un’attività di questo tipo» dice una studentessa, «io vado spesso a ripulire il mio quartiere con altri ragazzi della parrocchia, invece - ribatte una compagna -. È sempre una bella esperienza».
Qualcuno non nasconde la propria titubanza: «Ho il terrore degli insetti» dice un’altra ragazza, ma basta la risposta di una compagna di classe per fare passare la paura: «Dai, io raccolgo i rifiuti con i guanti, tu tieni aperto il sacco e usi le pinze».
Tra gli studenti e i docenti anche l’assessore alla partecipazione Daria Jacopozzi: «Questa è un’iniziativa davvero molto interessante, perché i ragazzi comprendono il valore dell’attivismo e dell’importanza delle associazioni sul territorio, capaci di muovere gruppi per un interesse comune - dichiara -. Una bella occasione per rendere efficace l’educazione civica, costruendo il senso e il significato di cittadinanza attiva, anche divertendosi».
«È bello vedere i ragazzi entusiasti e impegnarsi per un gesto che fa bene a tutta la comunità - conclude il preside del Giordani Alberto Berna -. Così possono comprendere concretamente quanto ciascuno, nel proprio piccolo, possa contribuire a migliorare il contesto che lo circonda».
Anna Pinazzi
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