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La gazza ladra

Il ritorno di Coruzzi: «Buon compleanno amica Patty»

Il ritorno di Coruzzi: «Buon compleanno amica Patty»

di Mauro Coruzzi

09 Aprile 2023, 03:01

Non basterebbe l’intero giornale per dirvi grazie per il sostegno e l’affetto che ho sentito abbracciarmi in queste settimane difficili, e adesso ricominciamo, a maggior ragione perché se è Pasqua, la «resurrezione» motiva maggiormente a riprendere il cammino. Il calendario, oltre che la ricorrenza religiosa, ci dice che è il giorno del compleanno di un’artista eccezionale, Nicoletta Strambelli in arte Patty Pravo a me (come ad un pubblico sterminato che ne segue la carriera, chi da oltre 50 anni, chi da qualche mese…) molto cara, per un’amicizia davvero lunga una vita e che mi inorgoglisce ancora…

Patty è stata la prima «intervista importante» fatta da un allora «pischello» di vent’anni, in una nebbiosa notte di pianura, nell’allora mega discoteca di nome Jumbo, lei che arrivava da un successo planetario come «Pazza Idea» e che aveva appena pubblicato un album «Incontro», il decimo della sua carriera strepitosa. Come avessi una macchina del tempo a disposizione, faccio un balzo in avanti di qualche anno, restando sempre sul «territorio»: è il ’79, altra notte di nebbia, siamo nella Bassa, a Soragna, c’è una discoteca, «Andromeda» (curioso, nel ’71 Patty viene scelta come protagonista della serie tv «A come Andromeda», ma la vita sul set durò poche settimane…), la prima in Italia con clientela gay … Una veloce cena prima del concerto (con un paio di fette di cotechino gustate in letizia…), poi il trasferimento di pochi minuti nel locale…Un camerino rimediato alla buona, tra salami appesi, una lavatrice in funzione, davanti ad uno specchio, Patty si trucca (da sola…) e , in un contesto realmente anomalo, vedo nascere, fiorire in tutta la sua unicità, la Diva che la abita, la fascinazione che esercita su chi, rapito e attonito di fronte a tanto carisma, non può fare altro che rimanerne soggiogato. Perfetta, in tuta di paillettes nera, all’improvviso, poco prima di entrare in scena, spara «E adesso…colpo di scenaaa”!!! Fulminea, si mette addosso un lungo impermeabile che aveva addosso in precedenza, un foulard appoggiato sui capelli, recupera un enorme paio di occhiali, accende l’immancabile sigaretta e, boom! Partono le note di «Pensiero Stupendo», con un’infinita e meravigliosa introduzione che le servirà a «svestirsi», fino a che, schiacciato il mozzicone dopo l’ultima voluttuosa boccata di fumo, attacca la canzone…

Questa è Patty, uno spiazzamento dietro l’altro: chi mai è andato in onda, alla Tv della Cina, con 800 milioni di telespettatori, «lei», l’interprete de «La Bambola», brano che solo nella sua versione ha venduto una cifra inimmaginabile per quei tempi (1968), ben oltre 7 milioni di copie, diventati 40 nelle innumerevoli versioni realizzate in giro per il mondo, quel mondo dove c’è una cantante, Lana Del Rey, vero idolo da Generazione Zeta, che la indica come modello inarrivabile di gestualità e fascino. Te lo devo, cara Nic, un augurio che ti meriti tutto, perché tu, come nessuna mai, sei la prova che esistono persone non ordinarie che fanno migliore il nostro mondo con la loro specifica, l’arte sublime di generare consenso perché è naturale che ciò avvenga, com’è inevitabile essere tuoi fan…Buona Pasqua a tutti e a te in particolare, Nic…

Marco Coruzzi

© Riproduzione riservata

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