×
×
☰ MENU

Servizi on line

Fascicolo sanitario, ecco cosa si può (e cosa non si può) fare

Fascicolo sanitario, ecco cosa si può (e cosa non si può) fare

di Chiara Cacciani

19 Aprile 2023, 03:01

L’ingrediente principale è presto detto: distanze azzerate e relativo risparmio di tempo. Il pensiero è subito al va e vieni negli studi dei medici di base per consegnare richieste di prescrizioni di farmaci o visite specialistiche, ritirarle o portare referti. Oggi per molti è (quasi) un ricordo. Se all’inizio il Fascicolo sanitario elettronico ha avuto «cottura» lenta, la pandemia, infatti, ha spinto la diffusione con aumenti che viaggia annualmente su cifre che sfiorano o più frequentemente superano il 10%.

E’ la «consegna a domicilio» della sanità «scritta»: il clic che permette di avere sottomano la propria documentazione e la propria storia clinica a partire dal 2008. Qualche ombra – sia in termini di assenza o di difficoltà a maneggiare - ancora c’è, come racconteremo, ma «i passi avanti rispetto agli inizi, quando si verificavano anche molti inceppamenti, sono stati moltissimi. Il Fascicolo è in continua evoluzione e la “quantità” dei vantaggi è dimostrata dai numeri – è certo Gianfranco Bertè, referente diffusione del Fse per l’Ausl -: ad oggi Parma è terza in Emilia Romagna con il 65,2% di attivazioni. Ma la prima è Bologna, dove è nato il progetto, e la seconda Imola, con una popolazione pari a Fidenza. Le altre ben distaccate».

Supporto agli anziani
In città il risultato migliore (68%), «le zone più scoperte sono invece quelle di montagna – spiega Bertè - dove persiste il digital divide con la connessione più scarsa e la popolazione tendenzialmente più anziana. Ma è anche quella che ne avrebbe più bisogno per evitare spostamenti. E’ per questo che si sono attivati percorsi di aiuto nelle Case di comunità formando 86 volontari. Ci sono stati poi incontri di sensibilizzazione sul territorio e a volte anche i Comuni hanno un servizio d’appoggio. In Valtaro e Valceno stiamo pensando di coinvolgere gli studenti per metterli a supporto degli anziani. In aggiunta, abbiamo caricato sul sito aziendale un video realizzato per Anmic ma che può aiutare tutti».

Così come Ciac ha realizzato una guida ben fatta per spiegare come ottenere lo Spid, pensando in particolare alla popolazione straniera. Lo Spid, prima croce (burocratica) e poi (più o meno...) delizia. «Se prima era obbligatorio andare a un Cup per attivare il Fascicolo, oggi invece ogni cittadino, per volontà della Regione, ne ha già uno pronto che contiene i dati dal 2008. Per poterlo vedere serve lo Spid e entrare con quelle credenziali». Facile su pc, un po’ meno automatico se si utilizza la App.

Oltre al discorso ricette, prescrizioni e prenotazioni di visite, è automatico – e con un clic – il cambio del medico, a patto si scelga tra quelli proposti dal Fascicolo in base alle disponibilità nella propria area di residenza. La possibilità di vedere la propria maxi-cartella online è utile anche quando si va in vacanza o si rientra nel Paese d’origine.

Cosa non si può fare
Al momento è ancora necessario andare al Cup per abbinare al proprio Fse quello dei minori. Serve aver già fatto almeno un accesso al proprio Fascicolo e avere con sé o già spedito via mail i moduli scaricabili sul sito dell’Ausl.

Non compaiono, invece, gli esiti degli esami del sangue («al momento le variabili e le combinazioni sono
ancora troppo complesse per renderli accessibili», spiega il referente Ausl). Buio duraturo e per scelta, quello dei documenti sensibili: dall’esito di una positività all’Hiv alla scoperta di un tumore. «In questo caso si è pensato di non lasciare sole le persone davanti al pc a scoprire qualcosa di delicatissimo e che ha bisogno di una comunicazione ben diversa».

E chi ancora lamenta difficoltà a prenotare, ad esempio, gli esami del sangue? «Quando non si riesce a farlo dal pc è spesso perché non
ci sono effettivamente date disponibili: purtroppo il periodo del Covid ha creato liste d’attesa che devono essere ancora smaltite. Ma a noi risulta che il Fse permetta ogni tipo di prenotazione».

Chiara Cacciani

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI