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TRIBUNALE

Chili di eroina da Parma a Padova con la famigliola: corriere patteggia 4 anni e 10 mesi

Chili di eroina da Parma a Padova con la famigliola: corriere patteggia 4 anni e 10 mesi

di Georgia Azzali

22 Aprile 2023, 03:01

Lui alla guida e la moglie, con la figlia di 10 mesi in braccio, seduta nel sedile posteriore. La famigliola in gita a Padova: così poteva sembrare e così avrebbero voluto far credere. Ma l'auto - una Wolkswagen Polo - era già da tempo nel mirino della polizia: era passata più volte nella città di Sant'Antonio ed era stata controllata in varie occasioni anche a Parma e dintorni. Così, il 17 ottobre scorso, quando la macchina era sfilata al casello di Padova Ovest, i poliziotti della Mobile si erano avvicinati simulando un controllo di routine: patente, libretto e qualche domanda sul perché di quell'uscita a Padova.

Ma la serenità della famigliola si era incrinata all'istante. Perché più che una visita ai parenti di Padova, quella era una trasferta con una consegna fondamentale da portare a termine: 1 chilo e mezzo di eroina era nascosta sotto l'imbottitura dei sedili anteriori. E oltre alla droga, l'equipaggiamento prevedeva anche 33mila in contanti. Ce n'era abbastanza per far finire immediatamente l'automobilista - 30enne, albanese - dietro le sbarre. Ma tutto ciò era solo una tranche di quanto poi i poliziotti hanno scovato a casa della famiglia, a Parma: altri 7 chili sempre di eroina. Una bagaglio che nei giorni scorsi ha convinto l'uomo a patteggiare: 4 anni e 10 mesi, oltre a 20mila euro di multa. Il gup ha anche disposto che il 30enne venga espulso dopo aver scontato la pena. La posizione della moglie, denunciata a piede libero per spaccio, è stata stralciata.

Ma torniamo a quel viaggio a Padova. Nessun parente da visitare, piuttosto una missione precisa da portare a termine, anche se il 30enne non si è certo speso in spiegazioni su organizzatori e clienti della spedizione. Certo è che tutti quei chili di polvere bianca erano destinati a varie piazze di spaccio del Nord. Frequenti dovevano essere le trasferte, tanto è vero che i poliziotti hanno scoperto dei congegni manuali posizionati sotto l’imbottitura dei sedili anteriori. E dentro quel nascondiglio predisposto ad hoc sono stati trovati i tre panetti di eroina, avvolti in alcuni calzini, e le mazzette di soldi.

A quel punto, il 30enne aveva tentato la mossa disperata. Sapeva che, dopo la scoperta della droga nell'auto, i poliziotti avrebbero setacciato anche la casa. «Abitiamo a Bologna», aveva risposto tentando di mostrare grande convinzione. Ma il bluff è evaporato in pochi minuti, perché sono spuntati biglietti autostradali relativi ad entrate e uscite dal casello di Parma, oltre ad alcuni scontrini fiscali di negozi della nostra provincia.

Da Padova a Parma, ma questa volta accompagnati dalla polizia. E nella casa di marito e moglie è spuntato un magazzino per il confezionamento della droga. In garage sono stati scoperti gli altri chili di eroina, suddivisa in panetti, ma anche presse, materiali per avvolgere le dosi e altri venti chili di sostanze da taglio.

Quella era la base: dove far arrivare e portare lo stupefacente. Che poi usciva in panetti, per le grosse consegne, o già ripartito in dosi. In base alle richieste dei clienti.

Georgia Azzali

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