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Sala Baganza

Una famiglia sotto assedio: «I cinghiali pascolano nel mio giardino: ne ho contati 27»

Una famiglia sotto assedio: «I cinghiali pascolano nel mio giardino: ne ho contati 27»

di Eugenia Carpana

06 Maggio 2023, 03:01

Uscire di casa la sera per una passeggiata, fare la spesa o andare a trovare gli amici è diventato un problema per una famiglia che abita in via Collecchio, a due passi dal centro di Sala Baganza. Per arrivare al cancello carrabile, infatti, bisogna chiedere gentilmente permesso a una ventina di cinghiali, invitarli a spostarsi e a lasciare libero il passaggio.

La grande casa è circondata da un altrettanto vasto podere che confina da un lato con la nuova pista ciclabile e dall’altro con il vicino terreno incolto. Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, «simpatiche» famigliole di ungulati, aprendosi un passaggio nella rete, dai vicini Boschi di Carrega si trasferiscono a grufolare nel giardino del signor Gianfranco. Perché? Non è dato saperlo: a loro piace così. Ed eccoli, come si può notare dalle foto, intenti a «pascolare» intorno a casa, proprio nella zona in cui i proprietari parcheggiano solitamente l’auto, sotto una tettoia. «Li vedo da diversi anni, ma fino a qualche tempo fa era più facile scorgere l’animale singolo che non un branco – racconta il signor Gianfranco rassegnato -. Dal 27 aprile scorso, invece, arrivano in gruppo. Venti/venticinque, una volta ne ho contati ventisette, tra adulti e numerosi piccolini».

Tenere sotto controllo un’area così vasta, un ettaro di terreno, non è semplice e la situazione sta sfuggendo di mano. Come vivete questa cosa? «Non molto tranquillamente. Abbiamo capito che, gridando, i cinghiali si allontanano, quindi se li vediamo ci sappiamo regolare, ma puoi trovarteli davanti all’improvviso, nascosti da una siepe o da una pianta, ci puoi capitare in mezzo senza accorgertene, magari mentre vai a prendere la macchina. Sono tanti e il timore è di essere assaliti, soprattutto quando ci sono le mamme con i piccoli» prosegue Gianfranco.

«Siamo preoccupati, per noi, per i nostri cani, quando vengono le mie figlie e i miei nipoti». Ma come si introducono i cinghiali visto che l’area è tutta recintata? Sicuramente sono entrati dal terreno incolto confinante rompendo la rete - spiega mostrando i vari rappezzi - ma, come accertato dalla Polizia provinciale, ora si introducono dalla recinzione che divide la mia proprietà con la pista ciclabile. Una recinzione che non tocca il terreno e il cavo che la dovrebbe tendere è stato messo troppo in alto, a 35 cm dal suolo. I cinghiali, appiattendosi, riescono a sollevarla». Come pensa di risolvere il problema? «Essendo al di fuori della zona parco e pre-parco, la cosa non è di competenza dell’Ente Parchi, come neppure di Carabinieri e Polizia forestale da me contattati. L’ente competente è la Polizia provinciale che è subito intervenuta per un sopralluogo, suggerendomi di rinforzare l’attuale rete con una più robusta elettrosaldata. L’alternativa sarebbe la cattura degli animali e il successivo abbattimento. Ma non si possono abbattere tutti gli animali selvatici, bisogna in qualche modo conviverci, quindi seguirò il consiglio della Polizia».

Eugenia Carpana

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