Inquinamento acustico
Nei rilevamenti presi in considerazione dall'Istat per stilare la classifica italiana della città più rumorose c'è sicuramente anche il dato, che ha fatto tanto discutere, relativo al Conservatorio di Parma. Ma batterie, violini e sax sono ben poca cosa rispetto a automobili, treni e i locali notturni della movida. Il rumore è una costante nelle città ed anche a Parma non mancano zone a rischio. Ma i numeri stilati dall'Istituto nazionale di statistica, elaborati da Openpolis, fotografano per Parma una situazione mediamente molto soddisfacente. La città si rivela infatti come il capoluogo più “silenzioso” dell'Emilia-Romagna. Ottimo anche il piazzamento fra tutte le città del nord Italia dove meglio fanno solo una manciata di centri di dimensioni decisamente più piccole (Belluno, Pordenone, Pavia, Cuneo, Aosta, Rovigo, Savona, Varese e, prima assoluta, Como).
I dati inseriti nell'analisi Istat si riferiscono ai controlli del rumore effettuati e ai relativi superamenti dei limiti. Per controlli del rumore si intendono attività di misura effettuate con lo scopo di verificare eventuali superamenti dei limiti fissati dalla normativa. Molte di queste verifiche prendono spunto dai cosiddetti “esposti”, il principale strumento con cui i cittadini possono difendersi dai rumori molesti e che poi la competente agenzia regionale per la protezione ambientale procede a controllare e, in caso di constatata violazione, all’imposizione di una sanzione.
A Parma, l'ultimo dato disponibile è del 2021, sono stati 12 gli esposti presentati (6,1 ogni 100mila abitanti) e questo dato ha permesso alla città di piazzarsi in vetta alle città più silenziose.
Questo risultato, commenta l'assessore alla sostenibilità ambientale del comune di Parma Gianluca Borghi, «è il frutto di un lavoro di programmazione e di conseguenti iniziative, concrete quanto trasversali. La zonizzazione acustica fu realizzata già nel 2005, nel 2014 è stata approvata la mappatura acustica strategica e nel 2017 il primo Piano d'azione acustica, che la Giunta sta aggiornando secondo le scadenze di legge. Il Consiglio ha approvato il Regolamento delle attività rumorose temporanee, aggiornato nel 2022, che esulano dalla zonizzazione».
«La positiva collaborazione con Arpae comporta poi che il 100% degli esposti dei cittadini vengano tempestivamente verificati - prosegue Borghi - Stiamo inoltre elaborando un piano per intervenire "chirurgicamente" nelle zone ancora esposte a livelli di inquinamento acustico, attraverso un piano d'azione acustica, che prevediamo di adottare entro il 2023 e che prevederà la realizzazione di barriere, insonorizzazioni ed ulteriori rifacimenti stradali, proprio per calmierare il problema nelle zone da dove riceviamo gli esposti».
Se quindi complessivamente il dato conforta, restano alcune aree della città su cui, grazie ai nuovi interventi annunciati da Borghi, i cittadini sperano possa arrivare concreti miglioramenti. Sono i nodi più critici del traffico (tangenziali e viali di circonvallazione), ma anche gli spazi della movida. I residenti di via D'Azeglio e zona Farini temono ancora una volta, con l'arrivo del bel tempo, di dove passare troppe notti insonni.
Giuseppe Milano
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