Emergenza
Furti e danni a ripetizione. «Siamo sotto assedio». Il grido d'allarme, che alcuni giorni fa era risuonato in Oltretorrente, questa volta arriva da un'altra zona di Parma. In viale Fratti ormai, come raccontano alcuni residenti, è emergenza furti e «non si vive più».
Colpi, riusciti e tentati, nelle abitazioni e negli uffici, ma anche ai danni di ristoranti e automobili. Tra il civico numero 18 e il 20 e dintorni, nell'ultima settimana i malviventi - che sarebbero «una banda di due-tre elementi, molto probabilmente dell'Est Europa» - hanno colpito ripetutamente.
«Arrivano dai binari (viale Fratti «confina» con la ferrovia, ndr) e li abbiamo visti entrare nell'ex Scalo Merci - spiegano -. Si muovono indisturbati su terrazzi, balconi e tetti. Proprio alcune sere fa hanno tentato di entrare in una casa da un lucernario, mentre all'interno dell'appartamento c'era il proprietario. Proprio in quella casa avevano già tentato di introdursi la settimana precedente dal terrazzo».
I residenti colpiti sostengono di essere sul punto di perdere la speranza. «Sistemi antifurto e telecamere - continuano - non servono a nulla. Questi ladri non se ne curano, sembrano in uno stato di alterazione. Entrano in azione di giorno e di notte e non sembrano interessati al fatto che tutti li possano vedere o che la gente sia in casa». Inoltre, utilizzano arnesi come «coltelli e scalpelli che abbandonano sul posto». Infine, lasciano impronte ovunque e perfino i bicchieri in cui hanno bevuto e i resti di cibo che hanno consumato.
Il bilancio delle ultime due settimane è particolarmente pesante e inquietante. Un vero e proprio bollettino di guerra. «I primi furti su auto - racconta un residente - erano accaduti circa un mese fa, ma devo dire che non avevamo dato molto peso a tutta la faccenda».
Poi, però, negli ultimi quindici giorni la situazione si è fatta preoccupante, aggiunge il residente. «Da allora abbiamo registrato un furto in un'abitazione, uno in uno studio, una bici elettrica sparita, una spaccata al ristorante messicano Ritual e il danneggiamento di tre auto. A questi vanno aggiunti cinque tentativi di intrusione nelle abitazioni. E sono episodi - sospira -, documentati dalle immagini e denunciati, che riguardano solo due numeri civici. Ma probabilmente in questa zona i furti sono molti di più».
Scendendo ancora più nei particolari, proprio nelle ultime settimane «in serata sono entrati in un appartamento al civico 20, al secondo piano, sfondando una finestra e, una volta all'interno, hanno arraffato anelli e altri oggetti d'oro».
Un bottino cospicuo lo hanno raggranellato anche «in uno studio di grafica al primo piano dove, entrati da una finestra intorno alle 22,30, hanno razziato dei costosi computer per un totale di circa diecimila euro. E in un cortile hanno portato via una bicicletta elettrica».
Poi c'è il «capitolo» Ritual. Il ristorante messicano negli ultimi anni ha ricevuto la visita dei ladri diverse volte. L'ultima volta, i ladri hanno scelto il «metodo» della «spaccata» intorno alle 5,30. Scattato l'allarme, sono però arrivati subito i carabinieri. Ma i ladri sono riusciti a fuggire sfondando una finestra. «Prima, però, ci hanno rubato due telefonini - spiega la responsabile del noto ristorante -. Oltre ai danni che ci hanno fatto alle vetrate».
Ma nel mirino della banda ci sono anche le automobili. In un cortile hanno, infatti, tentato di rubare su un'auto un display multimediale. Non ci sono riusciti ma i danni che hanno fatto al mezzo si aggirano intorno ai duemila euro. Inoltre, in un parcheggio e in strada, hanno forzato la portiera di due veicoli, portando via poche cose, ma facendo comunque altri danni. «Agiscono come se si sentissero onnipotenti - è l'amara conclusione di un residente - e non siamo più tranquilli. Il pensiero di trovarceli in casa, di fronte, non ci fa più chiudere occhio».
Michele Ceparano
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Media Marketing Italia
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata