Il Pd di Salso: «La sconfitta? Tutta responsabilità del sindaco e della Giunta uscente»

«Trevisan è arrivato ultimo nella sfida elettorale per il rinnovo del sindaco dopo Bernazzoli e, come magra consolazione, si rifugia nel pensiero di aver preso qualche voto in più della singola lista del Pd».

Due giorni dopo il voto è arrivata la resa dei conti all'interno del centrosinistra - e del Pd in particolare - che avevano portato a due candidature a sindaco contrapposte. A rispondere alle dichiarazioni rilasciate da Marco Trevisan, è il Partito democratico di Salso.

«A Trevisan va ricordato che il vero sconfitto è lui e non è proprio il caso di goderne - si legge in una nota - . Con un risultato così netto, la conclusione è una sola: bocciatura nettissima della gestione Fritelli. Centro destra maggioranza, il candidato Trevisan arrivato ultimo. Al di là delle divisioni, anche il centro sinistra unito non avrebbe raggiunto il 50%.

La responsabilità è solo del sindaco e della Giunta uscente. Dopo 10 anni di governo, gli ex amministratori sono riusciti a distruggere il loro partito, a non far crescere una persona in grado di prendere il testimone lasciato dallo stesso Fritelli, a perdere la fiducia dell’87% degli elettori e, nella disperazione di perdere le loro poltrone, hanno abbandonato all’ultimo minuto il loro Pd che voleva un rinnovamento delle persone, delle idee e nuove energie, per fondare una lista perdente in segno della vituperata continuità, creando così confusione e malcontento negli elettori di sinistra che si sono disorientati e in tanti non sono andati a votare», aggiunge il partito.

«Il nuovo Pd si discosta da quattro di questi personaggi che hanno fatto dei danni e avrebbero finanziato la campagna elettorale con i soldi delle loro indennità di sindaco e assessore che, invece di versarli legittimamente al Pd per i 5 anni di incarichi in Comune, si sono tenuti in tasca. Oggi il Pd ha un nuovo gruppo dirigente, costituzionale ed antifascista, che sia a livello locale che nazionale, vuole occuparsi dei problemi reali della gente e stare al fianco dei giovani, degli studenti, dei lavoratori, dei poveri e dei più deboli che oggi, a Salso, sono numerosi e spesso non vanno a votare», conclude la nota.

r.c.