PARMA E PROVINCIA
Canali e piccoli torrenti coperti dalla vegetazione, rigagnoli che sembrano una vera e propria giungla. E in montagna, fossi e bocchette di scolo completamente ostruiti ai lati delle strade.
La tragica alluvione che ha colpito la Romagna riporta al centro dell'attenzione l'importanza delle manutenzioni per mitigare gli effetti delle piogge.
Questi piccoli ma fondamentali interventi devono essere affiancati da investimenti importanti in infrastrutture come invasi o casse di laminazione, fondamentali per preservare il nostro territorio da eventi disastrosi.
Il Parmense, al pari di tante altre realtà, è un territorio fragile, che rischia allagamenti in pianura ed è costellato di frane e smottamenti in montagna. Gli esempi, purtroppo, non mancano.
Torrente Cinghio
In città uno dei casi più eclatanti è quello del torrente Cinghio, che costeggia l'abitato di Gaione. Il canale è costantemente soffocato dalla vegetazione: pulire l'alveo è l'ennesimo appello lanciato da chi temi di finire sott'acqua a causa della scarsa manutenzione. Anche la realizzazione di un bypass artificiale di collegamento con il Baganza, secondo i residenti, non ha migliorato la situazione, «perché il collegamento è più alto a valle che a monte, oltre ad essere completamente coperto da ghiaia e grossi arbusti».
Nel 2024 dovrebbe essere realizzato l'ampliamento della cassa di laminazione a monte di Gaione, finanziato dai fondi del Pnrr. «Questo intervento - assicurano dal Settore sicurezza territoriale e protezione civile della Regione - dovrebbe mettere al riparo Gaione dalle piene del Cinghio». Nell'attesa, la speranza degli abitanti è quella di vedere ripulito al più presto dalla vegetazione l'alveo del torrente.
Sempre in pianura, uno dei nodi più critici è quello di Colorno. Proprio nei giorni scorsi è stato annunciato che contro le piene della Parma, verranno realizzate delle paratie mobili anti esondazione.
Montagna fragile
Il nostro Appennino è da sempre falcidiato da frane e smottamenti. A quelle storiche - su tutte Corniglio e Casaselvatica - nel corso degli anni se ne sono aggiunte tante altre, spesso provocando grossi problemi ai collegamenti viari tra i vari territori della montagna.
Anche in occasione delle ultime piogge, non sono mancate frane e smottamenti. Tra i territori più colpiti c'è quello di Neviano, dove il sindaco Raffaella Devincenzi, ha dovuto emettere un'ordinanza per la chiusura della strada comunale in località Nigrizzano. Chiusa da mercoledì anche un tratto di strada Antreola, per colpa di una frana. Lungo la strada per Sasso invece si viaggia in una sola corsia. La Provincia ha infine disposto la chiusura al traffico della provinciale 97 tra Scurano e Ponte Vetto, dove una frana si è staccata dal versante a monte della strada, finendo lungo la carreggiata e portando con sé anche alberi e massi. «La speranza - afferma il primo cittadino di Neviano - è che la pioggia non provochi ulteriori danni».
Luca Molinari
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